Dieta mediterranea e dintorni, al Neuromed aggiornamenti sugli ultimi studi epidemiologici

La Dieta Mediterranea rappresenta un modello alimentare universalmente riconosciuto come autentico scudo contro i principali fattori di rischio per le malattie cardio e cerebrovascolari nonché per i tumori. Ma qual è lo stato dell’arte sugli studi relativi al rapporto alimentazione e salute?
Se ne discute martedì 5 aprile 2016, a partire dalle ore 9.00, nella Sala Conferenze del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed in un convegno dal titolo “Dieta Mediterranea e dintorni”.
L’incontro è promosso dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli sotto la responsabilità scientifica di Giovanni de Gaetano e Marialaura Bonaccio.

“Con questo Corso vogliamo offrire un’ampia  panoramica sui rapporti che intercorrono tra alimentazione e salute.  – spiega de Gaetano, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione I.R.C.C.S. Neuromed –  Approfondiremo le caratteristiche generali della Dieta Mediterranea, e quelle particolari di alcuni suoi alimenti tipici, come ad esempio il vino. Nella prima parte del Corso punteremo i riflettori sui grandi studi di popolazione, come l’EPIC e lo studio Moli-sani. Proporremo poi  un confronto scientifico anche su altri modelli alimentari, come quello vegetariano, vegano e il pattern alimentare di stampo orientale,  per evidenziare analogie e differenze con la Dieta mediterranea”
“Non trascureremo infine – aggiunge Marialaura Bonaccio- gli aspetti socioeconomici legati al consumo della Dieta mediterranea e il ruolo della crisi economica sulle attuali modifiche delle abitudini  alimentari”.
I relatori che si alterneranno nel corso del meeting sono scienziati che operano da tempo a livello internazionale, con una lunga esperienza nel campo della ricerca, soprattutto di tipo epidemiologico.

L’incontro rientra nei seminari ECM (Educazione Continua in Medicina) dedicati alle principali figure professionali sanitarie: medici, biologi, farmacisti, fisioterapisti, infermieri.

Il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed rappresenta una delle realtà più attive a livello italiano e internazionale nell’ambito dello studio delle relazioni tra alimentazione e salute. Recentemente i suoi ricercatori hanno partecipato a Phoenix in Arizona,  al Congresso del Council di Epidemiologia e Prevenzione dell’American Heart Association   presentando tre lavori su risultati derivanti dallo studio Moli-sani. In particolare, sono stati trattati il rapporto tra vitamina D e rischio di scompenso  cardiaco, l’influenza della Dieta mediterranea sul dosaggio plasmatico del d-dimero (considerato un indicatore di rischio cardiovascolare) e la relazione tra condizioni economiche e  livello di adesione alla Dieta mediterranea, in relazione al rischio di ictus cerebrale e di malattia coronarica.

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