Una storia che racconta di quanto sia fragile la costruzione dell’identità e di quanto questa vacilli sotto il peso dell’inadeguatezza.Dopo il successo internazionale di Lacci e Scherzetto, Domenico Starnone aggiunge una pagina potente al suo lavoro di scavo sull’ambivalenza delle persone e delle relazioni. Con uno sguardo insieme complice e distaccato, e la leggerezza lancinante che possiedono soltanto le grandi narrazioni, ci racconta di un uomo inadeguato a se stesso e alle proprie ambizioni.
Con Confidenza, l’autore è il prossimo ospite di Ti racconto un libro 2020, il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione – promosso e sostenuto dal Comune di Campobasso e realizzato dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli e il patrocinio della Provincia di Campobasso.
La storia è quella di Pietro e Teresa e del loro amore tempestoso. Dopo l’ennesimo litigio, a lei viene un’idea: raccontami qualcosa che non hai mai detto a nessuno – gli propone -, raccontami la cosa di cui ti vergogni di piú, e io farò altrettanto. Cosí rimarremo uniti per sempre. Si lasceranno, naturalmente, poco dopo. Ma una relazione finita è spesso la miccia per quella successiva, soprattutto per chi ha bisogno di conferme. Cosí, quando Pietro incontra Nadia, s’innamora all’istante della sua ritrosia, della sua morbidezza dopo tanti spigoli. Pochi giorni prima delle nozze, però, Teresa magicamente ricompare. E con lei l’ombra di quello che si sono confessati a vicenda, quasi un avvertimento: «Attento a te». Da quel momento in poi la confidenza che si sono scambiati lo seguirà minacciosa: la buona volontà poggia sulla cattiva coscienza, e Pietro non potrà mai piú dimenticarlo. Anche perché Teresa si riaffaccia sempre, puntualmente, davanti a ogni bivio esistenziale. O è lui che continua a cercarla?
Domenico Starnone dialogherà con Diego De Silva, per un confrontounico tra due grandi scrittori del panorama narrativo italiano. Con loro anche Ester Tanasso, attenta lettrice.L’appuntamento è in programmamercoledì 4 marzo, alle ore 18.30, nel Circolo Sannitico di Campobasso.
Il prossimo incontro con Ti racconto un libro ècon Mariolina Venezia, ideatrice di Imma Tataranni, sostituto procuratore della omonima serie TV, che arriverà in città lunedì 16 marzo, alle ore 18.30, nel Circolo Sannitico di Campobasso, per condividere con il pubblico le ultime avventure del magistrato lucano (Via del riscatto) che tengono inchiodati allo schermo milioni di italiani.
INCONTRI CON L’AUTORE
Mercoledì 4 marzo ore 18.30– Circolo Sannitico – Campobasso
CONFIDENZA– Einaudi
incontro con DOMENICO STARNONE
in dialogo conDIEGO DE SILVA
intervieneEster tanasso
«Non tolleravo niente che mi mettesse di fronte al fatto di non essere perfetto».
Lo sguardo degli altri è la nostra ossessione, la nostra gratificazione, la misura della nostra inadeguatezza. Siamo disposti a perderci, curvando la vita intera, pur di somigliare al nostro profilo migliore. È allora che diventiamo pericolosi: quando diamo il meglio, ben sapendo che il peggio si nasconde poco lontano. Pietro vive con Teresa un amore tempestoso. Dopo l’ennesimo litigio, a lei viene un’idea: raccontami qualcosa che non hai mai detto a nessuno – gli propone -, raccontami la cosa di cui ti vergogni di più, e io farò altrettanto. Così rimarremo uniti per sempre. Si lasceranno, naturalmente, poco dopo. Ma una relazione finita è spesso la miccia per quella successiva, soprattutto per chi ha bisogno di conferme. Così, quando Pietro incontra Nadia, s’innamora all’istante della sua ritrosia, della sua morbidezza dopo tanti spigoli. Pochi giorni prima delle nozze, però, Teresa magicamente ricompare. E con lei l’ombra di quello che si sono confessati a vicenda, quasi un avvertimento: «Attento a te». Da quel momento in poi la confidenza che si sono scambiati lo seguirà minacciosa: la buona volontà poggia sulla cattiva coscienza, e Pietro non potrà mai piú dimenticarlo. Anche perché Teresa si riaffaccia sempre, puntualmente, davanti a ogni bivio esistenziale. O è lui che continua a cercarla? Dopo il successo internazionale di Lacci e Scherzetto, Domenico Starnone aggiunge una pagina potente al suo lavoro di scavo sull’ambivalenza delle persone e delle relazioni. Con uno sguardo insieme complice e distaccato, e la leggerezza lancinante che possiedono soltanto le grandi narrazioni, ci racconta di un uomo inadeguato a se stesso e alle proprie ambizioni. Ma in realtà ci racconta di noi, di quanto sismico sia il terreno su cui si regge la costruzione della nostra identità.
Domenico Starnone (Napoli, 1943) ha fatto a lungo l’insegnante, è stato redattore delle pagine culturali de «il manifesto». Ha pubblicato romanzi e racconti incentrati sulla vita scolastica, editi da Feltrinelli, da cui sono stati tratti i film La scuola di Daniele Luchetti, Auguri professore di Riccardo Milani e la serie televisiva Fuori classe. Si è distaccato dai temi scolastici con libri come Il salto con le aste (1989, ET Scrittori 2012), Segni d’oro, Eccesso di zelo e Denti, da cui Gabriele Salvatores ha tratto l’omonimo film. Nel 2001 ha vinto il premio Strega con il romanzo Via Gemito a cui sono seguiti, sempre per Feltrinelli, Labilità (2005, premio Castiglioncello) e Prima esecuzione (2007). Nel 2010 ha pubblicato per minimum fax Fare scene. Per Einaudi ha pubblicato Spavento (2009, premio Comisso), Autobiografia erotica di Aristide Gambía (2011), Lacci (Supercoralli 2014 e Super ET 2016, The Bridge Book Award), Scherzetto (Supercoralli 2016 e ET Scrittori 2017, Premio Isola d’Elba, finalista al National Book Award), Le false resurrezioni (2018) e Confidenza (2019).