Riapre la piazza più viva della città. Un luogo di incontro e scambio che da quasi venti anni alimenta la cultura del capoluogo, capace di tirar fuori dalle case centinaia di persone in pieno inverno. La piazza è quella di Ti racconto un libro 2020, il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dal Comune di Campobasso e dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli e il patrocinio della Provincia di Campobasso.
E se l’inverno si riconferma ogni anno la stagione più calda è certamente merito di una programmazione culturale che ha come unica regola la qualità delle proposte, come questa diciottesima edizione che si annuncia particolarmente incandescente.
Resta invariata la formula che da quasi venti anni caratterizza l’attività del laboratorio. La programmazione sarà infatti suddivisa come da consuetudine in una serie di “contenitori”, che vedranno alternarsi scrittori, giornalisti e personalità del panorama culturale italiano per un percorso che ci accompagnerà fino all’estate.
Si comincia con un tributo all’amore e alle sue mille declinazioni che saranno al centro del ciclo di incontri Scritti di Cuore (14-22 febbraio), l’iniziativache intende realizzare un’esperienza progettuale che proprio nella giornata dedicata al tema dell’amore romantico e della relazione sentimentale affronti il tema dell’Amore, inteso nel significato più ampio e profondo di dedizione appassionata.
A inaugurare la quarta edizione (14 febbraio, ore 18.30, Circolo Sannitico di Campobasso) sarà Franco Arminio che con le poesie del suo L’infinito senza farci caso offre un resoconto quieto e febbrile di un cammino umanissimo eppure percorso dall’anelito a qualcosa di più grande. Per il poeta e paesologo campano, la parola poetica diventa rivelazione di una scintilla divina tra le nostre mani capace di esprimere un amore che forse non ci salva, ma senza il quale saremmo soli in balia del tempo che scorre.
Il 18 febbraio toccherà a Sabrina Lembo che in dialogo con Massimo Cotto presenterà il suoAnche io ho denunciatoin cui affronta il doloroso tema della violenza psicologica, dei sanguinamenti del cuore che corrodono poco a poco, lontano dagli occhi di chi guarda.
Ma il libro non è solo un racconto, ma vuole essere un simbolo di riscatto e di incoraggiamento per coloro che restano soli, spesso sentendosi abbandonati e non creduti da nessuno. Un atto di coraggio alla denuncia collettiva, in collaborazione con l’Associazione Vite senza paura di Maria Grazia Cucinotta.
La scrittura luminosa e graffiante di Camilla Baresani racconta le complicazioni dell’amore, le migliori intenzioni e il loro naufragio, la passione per il lavoro, la crisi economica e quella dei matrimoni, e una vendetta sottile e implacabile. Gelosia è un romanzo che parla di tutti noi, che fa palpitare e sorridere nel feroce racconto delle debolezze di chi ama, o crede di amare e che la scrittrice bresciana presenterà al pubblico giovedì 20 febbraio, accompagnata dalla giornalista Sabrina Varriano.
A maggio è invece prevista la premiazione della quarta edizione di Scrittodicuore, il concorso nazionale di scrittura rivolto ai detenuti degli Istituti carcerari di tutto il territorio nazionale, a cui verrà chiesto di inviare una lettera “scritta di cuore”, che sarà valutata da una giuria qualificata, fatta di scrittori e di studenti.
Sabato 22 febbraio sarà la volta di Paolo Di Paolo, definito da Wlodek Goldkorn uno dei migliori scrittori del Paese,che nel suo Lontano dagli occhi, mette giùuna dichiarazione d’amore al potere della letteratura, alla sua capacità di avvicinare verità altrimenti inaccessibili. Con lui ci sarà anche Paolo Massari.
Con Cadrò, sognando di volare, un ispirato Fabio Genovesi (2 marzo) torna a far sognare il pubblico con la sua scrittura unica, che travolge ed emoziona come un’onda impetuosa, e, cosa più importante, ci ricorda cosa vuol dire credere in qualcosa. Qualsiasi cosa. Che sia però magica, e ci accenda, spingendoci avanti o da qualsiasi parte, senza progetti o direzioni già tracciate.
Il 4 marzo è atteso il ritorno di due autori molto cari al pubblico di Ti racconto un libro. Domenico Starnone, in dialogo con Diego De Silva, ritroverà il calore di una città che lo segue con passione da anni. Con Confidenza, lo scrittore napoletano aggiunge una pagina potente al suo lavoro di scavo sull’ambivalenza delle persone e delle relazioni. Con uno sguardo insieme complice e distaccato, e la leggerezza lancinante che possiedono soltanto le grandi narrazioni, racconta di un uomo inadeguato a se stesso e alle proprie ambizioni. Ma in realtà ci racconta di noi, di quanto sismico sia il terreno su cui si regge la costruzione della nostra identità.
Mariolina Venezia, ideatrice di Imma Tataranni, sostituto procuratore della omonima serie TV, arriverà in città il 16 marzo per condividere con il pubblico le ultime avventure del magistrato lucano (Via del riscatto) che tengono inchiodati allo schermo milioni di italiani.
Dopo Il trono vuoto che gli è valso il Premio Campiello Opera Prima, Roberto Andò (20 marzo), noto regista teatrale e cinematografico, torna alla scrittura con Il bambino nascosto, un romanzo dal ritmo serrato, ambientato in una Napoli ritrosa e segreta. Un incontro folgorante, una storia di iniziazione e paternità, che ha lo sguardo luminoso di due personaggi indimenticabili, un maestro di pianoforte e un bambino.
Finalista al premio Strega, Elena Stancanelli (24 marzo) tornasu un tema che tutt’altro in via di esaurimento. Nel suo Venne alla spiaggia un assassino, racconta l’esperienza di chi ha deciso di andare a vedere con i propri occhi cosa sta realmente accadendo in quell’angolo di mondo dove pietà e crudeltà convivono da troppo tempo. Ne viene fuori il racconto del tempo trascorso sulle barche delle famigerate ONG, trasformate in pochi mesi da alleate della guardia costiera italiana in colpevoli di ogni nefandezza. Donne e uomini che dedicano la propria vita al soccorso in mare e meriterebbero il Nobel per la pace e invece vengono insultati.
Nel suo Prima lezione sulla giustizia penale, il magistrato Glauco Giostra (30 marzo), presidente della Commissione per la riforma dell’ordinamento penitenziario, offre una preziosa riflessione sul processo penale che ne analizza l’irrinunciabile funzione sociale, le scelte epistemologiche qualificanti, gli snodi fondamentali, le distorsioni della sua rappresentazione mediatica.
Un viaggio nel mondo del cinema e nelle storie di uomini e donne di grande talento, alcuni molto famosi, altri ingiustamente dimenticati e talvolta incompresi, che in Corpi Speciali di Francesca d’Aloja (2 aprile), attrice che ha lavorato con i più grandi registi italiani, trovano un meritato risarcimento.
Quello di Giulio Ferroni (6 aprile) è invece un viaggio all’interno della letteratura e della storia italiane, una mappa del nostro paese illuminata dai luoghi che Dante racconta in poesia. In L’Italia di Dante, viaggio nel paese della Commedia, l’incontro con la bellezza, palese o nascosta, nelle città come in provincia, e insieme con tanti segni della violenza del passato e dei guasti del presente, è un modo per rileggere la parola di Dante in dialogo con l’attualità, ma anche per ritrovare in questi luoghi una ricchezza, storica e letteraria, che spesso fatichiamo a riconoscere anche là dove ci troviamo a vivere.
Gradito ritorno anche quello di Christian Raimo (29 aprile) alle prese con il complesso fenomeno della rinascita nazionalista che attraversa la penisola da Nord a Sud; nel suo Contro l’identità italiana, lo scrittore romanoricostruisce i passaggi principali di questo percorso di rinascita nazionalista con un approccio triplice- politico, storico e culturale- e traccia così la genesi di questa ennesima «invenzione della tradizione».
Ancora una volta Pino Roveredo (maggio) torna a dare voce a chi non ce l’ha, raccontando una storia impietosa sulla durezza dell’esistenza e sulla capacità di reinventarsi (Ci vorrebbe un sassofono).
A maggio anche l’incontro con la giornalista Bianca Berlinguer che con il suo libro Storia di Marcella che fu Marcello dà voce a una vita appassionata e difficile, piena di fatiche e scoperte, di sofferenze e conquiste, una lunga e generosa ricerca della felicità.
Ti racconto un libro 2020 ospita anche il ritorno di Vincenzo Malinconico, l’amatissimo avvocato napoletano le cui avventure sono narrate dalla penna straordinariamente ispirata di Diego De Silva (giugno). NeI valori che contano (avrei preferito non scoprirli), il quinto della serie, l’avvocato d’insuccesso più amato dagli italiani, dovrà affrontare una malattia che lo travolgerà all’improvviso, obbligandolo a familiarizzare con medici e chemioterapie, e scaraventandolo in un effluvio di filosofeggiamenti gratuiti e non del tutto improduttivi sul senso della vita.
Nel mese di giugno è inoltre prevista la cerimonia finale del premio regionale di narrativa intitolato a Michele Buldrini. Anche questa XVIII edizione sarà come di consuetudine divisa in due sezioni, quella dedicata alle scuole e l’altra pensata per i giovani under 35.
Ma anche i più piccoli avranno l’agenda piena di appuntamenti, grazie alla ricca programmazione di Ti racconto un libro Infanzia che li terrà impegnati da febbraio a maggio.
Le attività cominceranno con le Favole a merenda in compagnia di Andrea Satta (21 febbraio nell’ambito di Scritti di cuore- nel Convitto Mario Pagano di Campobasso), pediatra e cantante del noto gruppo Têtes de Bois, che, con il pianista Angelo Pelini, condurrà anche l’incontro-laboratorio PISE E PATA-Dialoghi tra bambini sulle cose del mondo (22 febbraio),dialoghi tratti da spunti e ragionamenti di bambini realmente ascoltati e riportati con autenticità, che contengono delle micro storie, con molte domande e tante risposte fatte di desideri, sorrisi, emozioni, sogni.
Sarà poi la volta di Anna Vivarelli (20-21 aprile), uno dei nomi più importanti della letteratura per l’infanzia e ormai storica presenza di Ti racconto un libro Infanzia, che sarà alla guida di numerosi incontri-laboratorio in cui affronterà diversi temi, dall’accoglienza e la diversità, alla famiglia allargata, tutti accomunati dall’importanza di saper trasmettere passione e curiosità ai piccoli lettori. Gli incontri sono pensati per i più piccoli ma anche con appuntamenti specifici per i ragazzi della scuola media.
Il 14 e 15 maggio torna Sonia Maria Luce Possentini, una delle più importanti e apprezzate illustratrici italiane che nei suoi incontri-laboratorio Magnifici Versi parlerà di poesia e spiegherà ai più piccoli che nella creazione di un libro, non sempre il lavoro dello scrittore viene prima di quello dell’illustratore: ci sono anche casi in cui la scrittura si mette al servizio di un’immagine che già esiste, traducendola in parole, in poesia. Agli alunni delle scuole medie svelerà i segreti di fabbricazione che stanno dietro la nascita di alcune opere. Bozze di lavoro, traduzioni, varianti del testo saranno presentate ai bambini e ai ragazzi perché possano provare a rifare il lavoro del poeta e dell’illustratore, e a porre nuove domande ai libri che incontrano.
Grande attesa anche per gli incontri di Favole a merenda, nel corso dei quali si alterneranno tutti gli ospiti con racconti, letture e al termine, come sempre… una profumata merenda da gustare insieme.