Riceviamo e pubblichiamo
Gentile direttore,
mi rivolgo a lei prima come cittadino di Campomarino, poi nelle vesti di assessore al lavoro della Provincia di Campobasso, con una semplice lettera aperta. Di recente, il Comune di Campomarino ha pubblicato un avviso per l’assegnazione di 108 posti barca, per il periodo che va da giugno al 31 maggio.
Leggendolo si evince il drastico aumento dei prezzi che supera il 70% (voglio ricordare che da mesi, causa insabbiamento, non si può entrare ed uscire in mare) oltre al perentorio sgombero, per chi non avrà la nuova assegnazione, entro le ore 18,00 del 29 maggio pur avendo pagato per la vecchia assegnazione fino al 31 maggio.
Le domande alle quali non riesco a dare risposta sono tante. Ne indico le più importanti:
1) come si fa ad aumentare i prezzi se si è continuamente avuto una diminuzione dei servizi?
2) Pochi giorni fa si sono impegnati oltre 60,000 euro per affidare un servizio di vigilanza notturno ed un servizio di custodia diurno, l’uno per un anno mentre l’altro per 5 mesi. Non era possibile trovare altre soluzioni?
3) Il porto è insabbiato da diversi mesi e finalmente sempre da pochi giorni si è deliberato, impegnando altre somme, per dragare. A tal proposito ricordo che la Regione Molise ha deliberato 800,000,00 euro per lavori all’imboccatura che eliminino il problema in futuro, ma tali somme (di cui ne ho contezza perché personalmente ne ho fatto carico la Regione Molise) devono essere impegnate dal Comune come ente attuatore e deve esserci almeno l’affidamento provvisorio dei lavori entro il 31 Dicembre 2015 altrimenti si perdono le somme e purtroppo ad oggi nessun atto è stato fatto dall’ente. Perché?
Tanto ancora ci sarebbe da dire ma non servirebbe a nulla. Sto maturando l’idea di chiedere un intervento della Regione che prenda direttamente in carico il porto, lo gestisca, lo migliori e finalmente gli dia l’occasione che merita. Entro lunedì incontrerò l’assessore regionale Nagni chiedendogli l’ennesimo intervento per Campomarino. Credo sia un atto dovuto per non vanificare quanto fatto fin ora e per porre fine a tale situazione che nelle mani del totale disinteressamento dell’amministrazione ha raggiunto il suo picco più basso.
Alessandro Di Labbio