“La Giornata della Memoria delle vittime della strada – con l’ennesimo incidente stradale
avvenuto alla vigilia a Campobasso che ha coinvolto due auto ed una moto e che poteva avere
conseguenze più gravi – ci ricorda che sulle strade molisane ogni giorno si rischia la vita. Solo in provincia di Campobasso lo scorso anno sono stati 295 gli incidenti stradali, con 9 morti e 402 feriti e in tutto il Molise sono avvenuti 442 incidenti, con la morte di 14 persone e il ferimento di altre 602”. Così Aldo Di Giacomo, presidente Associazione Cultura e Solidarietà, per il quale “se si vuole sfuggire alla semplice commemorazione delle vittime è necessario migliorare e riprogettare le strade al fine di renderle sicure così come è fondamentale incrementare i controlli.
Ma – aggiunge – il primo grande ostacolo è rappresentato dalla limitatezza di risorse finanziarie per Comuni e soprattutto per le Province che gestiscono decine di migliaia di km e non riescono a garantire, con i pochi soldi disponibili, nemmeno la manutenzione ordinaria. Diventa questa una priorità perché oltre ad un comportamento di
guida più attento e responsabile, l’ammodernamento delle strade è essenziale a ridurre gli
incidenti. Invece, le risposte del Governo ed in primo luogo del Ministero Infrastrutture
sono inadeguate mentre la programmazione dei progetti ad opera della Regione in
particolare per i fondi del Pnrr non tiene conto delle necessità che Comuni e Province
hanno più volte presentato. Non a caso le associazioni che si occupano di mobilità
sostenibile manifestano grande preoccupazione e disaccordo per il nuovo Codice della
Strada, a firma del Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini che in questi
giorni è in discussione alla Camera dei Deputati. Ci sono dunque proposte che ci sentiamo
di sostenere insieme alla chiamata a raccolta di amministratori locali e cittadini per far
invertire l’attuale strategia del Governo fortemente inadeguate a contrastare gli incidenti.
Si tenga conto solo – conclude Di Giacomo- di cosa può rappresentare utilizzare i miliardi
di euro destinati al Ponte di Messina per ammodernare le strade e quante vite umane si
possono salvare”.