La Regione Molise nel mese di luglio 2014 ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico la richiesta di riconoscimento di ” Area di crisi Complessa “.
L’ ha giustificata con il fallimento della Gam / Solagrital e della Ittierre, due aziende che hanno dovuto chiudere per gravissime colpe del governo regionale di centrosinistra.
L’ orientamento iniziale fu per dare parere negativo, dal momento che le suddette crisi non incidevano sul comparto nazionale, cosi’ come prevede la normativa di legge attuale.
Ad una successiva analisi, fu dato parere positivo, con la seguente motivazione :
” Ia perdita di posti di lavoro, calcolata su una popolazione di piccole dimensioni e con il peggiore indicatore nazionale, e’ talmente elevata da compromettere le condizioni sociali dell’ intera Regione “.
In parole povere, i danni provocati da Frattura, Petraroia e compagni vari sono stati tali da produrre una perdita di oltre 10.000 posti di lavoro, una cifra enorme che incide fortemente sulla tenuta sociale del Molise e che richiede l’intervento del Governo per cercare di porre rimedio.
Si è’ così’ avviato un lungo processo che non è’ affatto scontato porti a qualche beneficio, viste le condizioni del Paese e le casse vuote, ma che, comunque vada, non avrà effetti miracolosi sull’ economia di questa Regione.
Una cosa è certa: a livello nazionale e’ stata definitivamente è ufficialmente certificata ( ove ce ne fosse stato bisogno ) la condizione di coma in cui versa il Molise, con gli indicatori economici peggiori tra tutte le Regioni.
Fossi in Frattura e compagni, terrei la notizia quanto più’ possibile nascosta.
Almeno per salvare la faccia…..
Di Giacomo: “Area di crisi complessa? No, area di incapaci e pericolosi.”
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