La Polizia di Stato della Questura di Campobasso, nella mattinata di ieri, ha tratto in arresto T.M., di anni 20, cittadino tunisino regolare sul territorio nazionale, abitante in Gambatesa (CB), responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La Squadra Mobile, all’esito di ricerche sul territorio, ha fermato, arrestato e tradotto alla Casa Circondariale di Campobasso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria lo straniero in argomento, in esecuzione di una Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rimini il 29.11.2013, finora non eseguita a carico del T.M. perché resosi irreperibile.
L’attività degli Agenti di Polizia diretta ad incrociare le risultanze delle diverse banche dati, oltre ad una qualificata e capillare presenza sul territorio, anche grazie all’ausilio delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, ha consentito di localizzare il soggetto da trarre in arresto.
Nel provvedimento del Giudice, il T.M. è stato indagato per il medesimo reato, unitamente ad altri 51 soggetti stranieri che nella città di Rimini avevano creato una centrale di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, condotta dalla Polizia Municipale di quella città, aveva consentito di trarre in arresto tutti gli extracomunitari dediti all’occultamento e spaccio di droga (eroina, cocaina, hashish, marjiuana). La metodologia d’indagine utilizzata era sia quella tradizionale (appostamenti, pedinamenti, dichiarazioni di testimoni), che tecnica, con telecamere installate tra il centro cittadino e la stazione romagnola.
In occasione dell’esecuzione delle misure cautelari, anche due esercizi pubblici utilizzati quale base nel centro cittadino furono chiusi con provvedimento dello stesso G.I.P.