Il X cammino delle Confraternite d’Italia riunitesi il 6 settembre, per la prima volta, a Campobasso, ha visto la partecipazione di 26 confraternite di Abruzzo e Molise con oltre 300 partecipanti. La giornata si è svolta in due momenti fatti di riflessione sul tema della Misericordia con una Lectio tenuta dall’arcivescovo di Campobasso mons. GianCarlo Bregantini e di interventi dei coordinatori interregionali e regionali delle Confraternite della CEAM (conferenza episcopale abruzzese e molisana). Nel pomeriggio dopo una sfilata lungo le arterie principali della città del capoluogo molisano, Campobasso, si è tenuta una solenne Celebrazione Eucaristica preso la Cattedrale Ss. Trinità presieduta dall’arcivescovo di Campobasso e dai vescovi della CEAM tra cui mons. Angelo Spina che ha indirizzato il suo saluto a nome del Presidente S.E. mons. Valentinetti, arcivescovo di Pescara. Alla fine della Celebrazione, dopo la solenne benedizione, sono intervenuti il sindaco di Campobasso Antonio Battista, il Coordinatore regionale e vice presidente della Confederazione delle Confraternite Augusto Sardellone, il consigliere Nazionale Giulio Obletter , Angelo Palladino coordinatore diocesano per le confraternite.
Due sono gli ambiti di intervento al mattino che il vescovo Bregnatini ha tenuto alla presenza di tutti i convenuti presso la chiesa di San Giuseppe Artigiano a Campobasso: la Misericordia e il Creato. E durante il suo intervento il Presule Bregantini ha attualizzato le opere di misericordia lanciando forti appelli sulle questioni dell’acqua, sul tema del lavoro, sulla iniquità della guerra, sulle questioni sociali dell’accoglienza e dei temi caldi che vive tuttora il pianeta.
” Eterna è la sua misericordia. Dal versetto di questo salmo percorriamo I 14 segni della misericordia, spirituale e corporale – ha introdotto il vescovo-. In ciascuna di esse voi date un segno di presenza. Dar da mangiare agli affamati: quante mense e quante iniziative vi siete fatti carico. Dar da bere agli assetati: L’acqua è tutto è ricca ed abbondante. L’acqua è preziosa e deriva dalla bellezza della terra e spetta a voi valorizzarla . Le grandi battaglie, l’acqua pubblica. L’acqua ha un costo ma non ha un prezzo.. È di tutti!
Siate protagonisti. Campobasso ha tantissima acqua che si spreca. Tocca a noi custodirla e non sprecarla. È vostro compito di cittadini di custodirla.
Vestire gli ignudi: vuol dire vestire di dignità ogni persona e vestire di bellezza i nostri paesi.
Impegniamoci tutti a dare lavoro come impegno politico fraterno e politico. Rivestire di dignità i figli e i nostri giovani. Vuol dire rivestire di bellezza e di dignità le chiese, i paesi, la cura delle cose, del bene comune, la cura delle cose nel quotidiano. Curare le strade i balconi, la piazza.
Ecco l’ infinita declinazione della misericordia. Le confraternite siano quindi protagoniste della Misericordia. E vestire gli ignudi vuol dire anche riflettere a monte la iniquità della guerra.
Assistere gli ammalati e visitare i carcerati: E questi due compiti le confraternite li hanno ben inseriti nel loro statuto – esortandoli a rileggere con attenzione lo statuto – Bisogna rinverdire, rispolverare ciò che è stato scritto dal 1600. Con lo stesso spirito, il grande segno della eterna presenza delle confraternite. Rileggendo lo statuto – ha riconfermato- si può applicarne l’attualizzazione.
Altra opera di misericordia è la cura dell’esperienza di qualità nel mondo sanitario.
Il futuro del carcere è la dignità: Questa è la misericordia intelligente! Non occorre la cecità imprenditoriale. La forza della misericordia antica diventa forza ed intelligenza attuale.
Passando poi alle opere di misericordia spirituale, il vescovo Bregantini ha elevato gli uditori stimolando loro parlando con il cuore al loro cuore. ” Le opere di misericordia spirituale- ha soggiunto- sono un capolavoro spirituale che parlano con il cuore: un cuore che vede!
Queste opere sono una modalità attuativa della Misericordia. Il Papa le ha rilanciate. Il giubileo sarà soprattutto poter dire questo . Il Papa ha dato un sapore al giubileo come cuore che vive la dimensione della misericordia.
Consigliare i dubbiosi: Il dubbio non è negativo,il dubbio è come un nodo. Il nodo non può essere nè tirato né tagliato. Il nodo deve essere sciolto con estrema pazienza . Il dubbio stimola, il dubbio è fecondità è crescita è domanda del futuro. Io credo perché il dubbio è diventato sorgente. L’uomo è futuro, ricerca, porta aperta.
Insegnare gli ignoranti significa caratterizzare l’informazione . Come è bello un anziano che spiega il territorio!
Ammonire i peccatori significa saper parlare con il giusto tono a chi sta sbagliato !
L’esempio più bello di chi ammonisce i peccatori è l’esempio di Davide. Aiutare l’altro ad aprire gli occhi sul male. Le specchio sono gli altri purché verso gli altri con Misericordia.
Consolare gli afflitti, Perdonare le offese: sei in pace con tutti? – la domanda posta dal Vescovo verso l’intercalare finale.
Ma proprio dentro al confessionale – ha esclamato brigantini – La fatica a perdonare è delle persone mature ! Chi sa perdonare è già sulla porta del paradiso. Una casa che perdona è una casa che è florida, che non precipita. Anche la politica deve avere a cuore il bene comune.
La pazienza è l’arte più bella dell’amore. La carità è paziente. La pazienza è sopportazione è supportare. La pazienza diventa una virtù positiva. Si perde la pazienza perché non c’è fiducia in Dio e tra di noi. Stima , fiducia e speranza si perdono perché non sono stati coltivati gli atteggiamenti della Misericordia di Dio, anche nei momenti difficili.
L’intercessione è il culmine della preghiera ed il sostegno della Misericordia. Dio vi aiuti a camminare !Sappiate valorizzare la vostra storia e sentire che anche oggi le confraternite sono una necessità spirituale e sociale”.
A conclusione delle relazioni del mattino è intervenuto anche Giulio Obbleter , consigliere Nazionale, ” Le arciconfraternite sono luoghi di riflessione , luoghi di carità. La carità di prossimità e di accoglienza di aiuto per il nostro prossimo. La confraternite suono in luogo della nostra memoria, la memoria dei vostri che sono valori fondanti di umiltà fratellanza, di conoscenza di rispetto. Valori che rendono viva e forte le associazioni delle confraternite. Le nostre sono memorie dei luoghi storici e patrimoni di storia che vanno mantenuti e resi fruibili. Far conoscere il patrimonio che è rimasto gelosamente custodito.
Le confraternite svolgono anche un ruolo sociale e quelle della Puglia ne sono un esempio. Esse sono in prima linea per l’accoglienza verso i migranti, attualità massima di questo momento epocale. La misericordia e l’accoglienza sono le nostre linee di lavoro da sempre”. In conclusione tra le novità emerse dagli interventi delle varie rappresentanze c’è l’organizzazione di un incontro Nazionale delle Confraternite che coinvolge la realtà ed il mondo giovanile. Le confraternite sono ancora oggi espressione di religiosità e tradizioni popolari gelosamente custoditi come patrimonio di spiritualità che rinvigorisce le comunità sulla base delle radici cristiane in una moderna ecclesialità.
Dentro la Misericordia e il Creato, le grandi battaglie della società: l’acqua pubblica, l’accoglienza, l’iniquità della guerra, la cura del territorio, il lavoro
Commenti Facebook