Maria De Gaetano, referente regionale dell’associazione Plastic Free Onlus sezione Molise e Abruzzo, esprime profonda preoccupazione e tristezza in risposta al recente ritrovamento di un delfino morto sulla spiaggia di Termoli, con una rete da pesca in bocca.
L’inquinamento da plastica è diventato una crescente minaccia per la fauna marina in tutto il mondo, e questo tragico episodio rappresenta un ulteriore esempio di quanto questa situazione sia diventata critica.
Le reti da pesca abbandonate in mare, insieme ad altri rifiuti plastici, rappresentano una delle principali minacce per gli animali marini. Queste reti, spesso chiamate “reti fantasma”, continuano a catturare e uccidere animali anche dopo essere state abbandonate dagli operatori di pesca. I delfini, insieme ad altre specie marine, possono rimanere intrappolati in queste reti, soffocando o morendo di fame a causa dell’incapacità di nutrirsi.
Questo tragico incidente dovrebbe servire come un campanello d’allarme. Dobbiamo intensificare i nostri sforzi per affrontare l’inquinamento da plastica. È un problema che richiede l’impegno di tutti, dai governi alle organizzazioni ambientali, agli individui stessi.
É di fondamentale importanza educare le persone sull’importanza di mantenere i nostri oceani e le nostre spiagge liberi da plastica e sulle conseguenze disastrose che l’inquinamento plastico ha sugli animali marini e sull’intero ecosistema marino.
Il delfino trovato morto a Termoli è una vittima dell’incuria umana verso l’ambiente marino. È nostro dovere fare tutto il possibile per evitare che tragedie simili accadano in futuro. L’associazione Plastic Free sezione Molise e Abruzzo continuerà a sensibilizzare e lavorare instancabilmente per proteggere l’ambiente marino e la sua preziosa fauna.