Decreto Ambientale. La Regione Molise chieda le modifiche sollecitate dal Forum delle Associazioni

Il Ministero dello Sviluppo con un Decreto del 3 aprile scorso ha autorizzato le società petrolifere ad agire sui pozzi estrattivi entro le 12 miglia con le intuibili conseguenze che potranno determinarsi in termini di impatto ambientale e di ricadute negative per le attività turistiche, alberghiere, ricettive e per le attività  economiche legate alla pesca, al mare e alla promozione del territorio.

Contestualmente il Governo è pesantemente intervenuto con un provvedimento all’esame della Conferenza Stato – Regioni e delle Commissioni Parlamentari, in cui semplifica una serie di procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e di autorizzazioni in materia di infrastrutture, opere pubbliche e attività produttive.

Come emerge dall’allegato Dossier di carattere tecnico – giuridico, molto puntuale in ogni aspetto e per tutto l’articolato, vengono individuati molteplici profili di illegittimità, forzature normative e conflitti di competenza tra Stato e Regioni ai sensi dell’art. 117 della Costituzione, predisposto da esperti del Forum delle Reti di Associazioni e Comitati di difesa ambientale del nostro paese. Tenuto conto dei rischi a cui è esposto il Molise sia per le prospezioni e le attività estrattive di idrocarburi sia a largo delle proprie coste che su terraferma, e sia per la miriade di progetti di impianti per le fonti energetiche rinnovabili, oltre che per opere pubbliche, cantieri, infrastrutture e attività produttive, è assolutamente necessario adoperarsi in sede di Conferenza Stato – Regioni e nei confronti delle Commissioni Parlamentari e del Governo per far apportare i necessari correttivi al Decreto così come sollecitati dal Forum delle Associazioni di tutela ambientale. Michele Petraroia

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