Il ddl sulla cannabis è approdato in aula alla Camera. Movimento Consumatori esprime un parere favorevole sulla legalizzazione, ma puntualizza: “Non vogliamo liberalizzare, ma disciplinare nel dettaglio, per questo scegliamo e sosteniamo la proposta di legalizzazione”. Secondo l’associazione, il fallimento di decenni di politiche repressive è effettivamente visibile a tutti.
“Un testimone imparziale, di questa prima motivazione, a favore di un cambio di rotta – dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – è la Direzione nazionale antimafia (DNA), che nella sua ultima relazione annuale ha denunciato a proposito dell’azione di contrasto della diffusione dei derivati della cannabis, il totale fallimento dell’azione repressiva e la letterale impossibilità di aumentare gli sforzi per reprimere meglio e di più la diffusione dei cannabinoidi”.
La DNA ha aggiunto che dirottare ulteriori risorse su questo fronte ridurrebbe l’efficacia dell’azione repressiva su criminalità di tipo mafioso, estorsioni, traffico di essere umani e di rifiuti, corruzione e sul contrasto al traffico delle letali droghe pesanti. Legiferare la coltivazione e la vendita potrebbe dare buoni risultati in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse disponibili delle forze dell’ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e di prosciugamento di un mercato che, almeno in gran parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite.
Sottrarre in un colpo solo un mercato illegale italiano stimato tra i 15 e i 30 miliardi di euro alle mafie e trasformarlo in legale, costituirebbe una “rivoluzione” senza precedenti che già da sola dovrebbe motivarci nel sostenere la proposta di legge di legalizzazione. Sul piano fiscale si ipotizzerebbero entrate tra i 10 e i 20 miliardi.
“Come associazione di consumatori che vuole promuovere anche il benessere personale e sociale, abbiamo anche altre importanti motivazioni – continua Mostaccio – mi riferisco soprattutto agli effetti positivi sul piano sociale e sanitario, grazie al controllo della qualità delle sostanze vendute. L’aspetto della salute e, in particolare quella dei giovanissimi, deve avere il massimo della nostra attenzione. Le analisi di laboratorio sui campioni sequestrati dimostrano infatti, rispetto in particolare alla marijuana che la potenza di quella attualmente in commercio è fino a dieci volte superiore a quella che veniva consumata negli anni ’80 e ’90. Oggi i ragazzi la comprano per la strada da persone con cui forse sarebbe meglio non venissero in contatto e la consumano senza alcuna consapevolezza. Per questo riteniamo necessario normare per separare i mercati di droghe leggere e pesanti, per vietare l’uso ai minori, perché vogliamo che sia visibile a tutti cosa avverrà agli angoli delle strade dopo la legalizzazione. E non ci dovranno essere minorenni coinvolti e non ci sarà lassismo verso chi sarà ancora lì a trafficare altro!”
“ In queste ultime ore si aggiunge l’altrettanto autorevole parere del magistrato Raffaele CANTONE oggi Autorità Nazionale Anticcorruzione, afferma Filippo Poleggi, Presidente di MC del Molise, che rivede la sua posizione e auspica una “legalizzazione intelligente”, cioè sostenuta da misure di dissuasione e sostegno per i consumatori di marjuana . Cantone riconosce il fallimento della repressione contro il consumo di droga e pensa che portare il così largo fenomeno alla luce, rendendo “visibile” mercato illegale, non può che far bene alla prevenzione e contrasto della corruzione che si alimenta anche dei traffici illegali.
Noi auspichiamo, conclude Poleggi, che il Parlamento Italiano approvi la proposta di legge presentata da una larghissimo gruppo di deputati “trasversale” ai partiti, oltre 200. Occorre ben chiarire all’opinione pubblica che la “liberalizzazione” già c’è da tempo, è in mano a Mafia, Camorra e sopratutto Ndangheda,che vendono droga come,dove e quando vogliono cominciando dalla marjuana per “catturare” i nostri ragazzi e vendere poi loro, “regolando” il mercato illegale, ogni genere di mortale porcheria, perdendo i nostri giovani.
Noi siano contro le leggi che sbattono in carcere i consumatori, prevalentemente giovani,gettandoli nelle mani delle mafie e perché, se hanno dipendenze, vengano prese in carico, come persone, dalla società, dalle famiglie, dalle strutture pubbliche a questo preposte”.
DDL Cannabis. Il Movimento Consumatori favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere
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