I dati istat sull’export richiamati dal Governo nazionale, evidenziano una situazione che apparentemente pone l’Italia ed in particolare il mezzogiorno come una realtà in forte ripresa. In fatti se la media nazionale dei primi sei mesi del 2015 risulta pari al 5 % , al Sud la crescita delle vendite all’estero registra un + 7%.
Al netto dei numeri e della necessità di comprendere meglio nel merito i dati, si evidenzia che questo presunto aumento dell’export che riguarderebbe anche le Regioni del mezzogiorno ad eccezione di alcune, non può considerarsi un grande successo. Infatti, l’Italia è un Paese che ha perso negli ultimi 10 anni il 25% della propria capacità produttiva , lo stesso OSCE precisa che all’Italia per ritornare ad una situazione economica pre-crisi, servono almeno 15 anni poiché la struttura economica produttiva Nazionale presentava già forte criticità prima della crisi attuale.
Analizzando il dato parziale diffuso dall’Istat, in ogni caso vengono evidenziati ulteriori criticità in capo ad alcune Regioni, la Sicilia arretra in termini di export con un -8,2% il Molise con un -3,3% e le Marche con un – 2,8%.
Il Molise quindi non solo deve recuperare come tutte le altre regioni quanto perso negli ultimi 10 anni, ma continua a registrare un dato ancora più negativo. Si conferma nostro malgrado la crisi industriale del fragile tessuto produttivo che da luogo ad una scarsa capacità di esportazione .
I dati confermano che il Molise rischia molto sul fronte economico, sociale e dell’arretramento strutturale in parte già in essere, la CGIL ritiene fondamentale oggi più che mai concentrarsi urgentemente sul corretto utilizzo di strumenti e risorse derivanti sia dal riconoscimento dell’area di crisi complessa, sia dai fondi strutturali Europei che da quelli regionali.
Urge una programmazione e una idea organica di piano di sviluppo del territorio, che al momento ancora non è dato conoscere. In questi ultimi anni abbiamo assistito solo a politiche regionali di riduzione dei costi attraverso la razionalizzazione di servizi e delle attività. Il rilancio obbligatoriamente passa attraverso una buona programmazione che sia in grado di creare le condizioni per far ripartire il LAVORO e ridare speranza ai molisani. (CGIL Molise)
Dati istat sull’export : il Molise perde il 3,3%
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