A luglio 2017, secondo i dati Istat, la stima degli occupati cresce dello 0,3% rispetto a giugno con un aumento di 59 mila occupati rispetto a giugno scoro. Cala il numero di chi non cerca un lavoro, i nuovi occupati sono maggiormente uomini, aumentano invece le donne senza lavoro mentre i giovani disoccupati sono il 35,5%. Questa la fotografia che fornisce l’istituto Nazionale di Statistica e che la Segretaria della UIL Molise, Tecla Boccardo così commenta:“Non siamo dinanzi a percentuali scandinave, ma finalmente il bicchiere può iniziarsi a vedere come “mezzo pieno”. Gli indicatori del mercato del lavoro, infatti, mostrano, in questi sette mesi dell’anno, un graduale e costante miglioramento quantitativo dell’occupazione, che raggiunge le oltre 23 milioni di unità, tornando a numeri pre-crisi e con contestuale riduzione della platea di disoccupati e inattivi.”
“Sicuramente la “componente dipendente”, special modo quella a termine, è quella che contribuisce in maniera maggiore a tale incremento ma, al tempo stesso, la discontinuità e temporaneità del lavoro non è di supporto ad un futuro pensionistico ottimale, soprattutto per le fasce più giovani. I dati sull’occupazione degli over 50 e dei giovani, poi, sono confortanti in termini di crescita, sebbene il tasso dei giovani in cerca di occupazione sia ancora a livelli molto alti.”
Certamente, ha precisato Boccardo, hanno contribuito, anche dalle nostre parti, le misure di politica attiva come Garanzia giovani che in questi anni sono state indirizzate a specifiche categorie”.
“Se questa può essere la parte confortante, ha però puntualizzato la Segretaria, ne abbia mo una meno entusiasmante, con un target di persone comprese nella fascia 35-49 anni, che mostra sofferenza occupazionale, come dimostrato dal calo tendenziale dell’1,2%. Ciò può essere frutto di uno sbilanciamento di politiche attive (incentivi) messo in atto in questi anni e che, come la Uil sostiene da tempo, ha bisogno di essere rivisto”.
“Superato il ventaglio degli incentivi e delle iniziative di ingresso e approccio al mondo del lavoro, anche a livello regionale, è urgente definire un sistema di riduzione del cuneo fiscale “strutturale”, incentivante alla creazione di occupazione stabile e che sommato ad una riduzione dell’imposizione fiscale, deve essere il futuro volano della “buona occupazione”.
Dinanzi a questi numeri, ha concluso Boccardo, in Molise bisogna dare gas e rendere operativi tutti gli strumenti e le iniziative che da tempo sono attesi da imprenditori e da quanti hanno voglia di mettersi in gioco con una propria attività.
Siamo ansiosi rispetto alla presentazione dei bandi per l’area di Crisi complessa (pare di imminente pubblicazione), delle linee guida per quella non complessa, che vengano messi a sistema gli interventi strutturali contemplati nel Patto per il Sud, così da creare, finalmente e concretamente, prospettive a tutti, a chi lavora e a chi fa impresa, alle aziende e ai territori.”