La Coldiretti Molise, in sintonia con le altre Federazioni Coldiretti regionali d’Italia, ha lanciato l’SOS cinghiali ed animali selvatici, alla Regione ed al Prefetto, interpretando l’esasperazione delle campagne, dove le condizioni di vita sono rese sempre più difficili dai danni provocati dalle razzie di questi animali, che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, provocano numerosi incidenti stradali e mettono in alcuni casi anche in pericolo la vita delle persone. Una nutrita delegazione di dirigenti di Coldiretti Molise, guidata dal presidente, Tommaso Giagnacovo, e dal direttore, Saverio Viola, ha presentato un dettagliato documento all’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Vittorino Facciolla, ed al Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, nel quale, oltre alla analisi drammatica della situazione insostenibile che sta danneggiando e depauperando le aree rurali del Molise con grandi problemi sociali, economici ed ambientali, vi sono anche una serie di proposte operative per affrontare la questione. Il problema coinvolge tutti i molisani, considerato che è stimabile ad oltre 800.000 euro annui il costo, per la Regione Molise, dei danni causati dai cinghiali ed animali selvatici. Una cifra che – secondo quanto riporta Coldiretti Molise – necessita di adeguati provvedimenti preventivi e che non è sufficientemente indicativa dei reali danni subiti dalle aziende agricole, dato che, a causa delle lungaggini burocratiche e dell’esiguità del valore degli indennizzi, irrisori rispetto al reale danno,, molti agricoltori rinunciano a presentare le domande di risarcimento. Di fronte a tale emergenza drammatica in molti territori del territorio nazionale, Coldiretti e Legambiente hanno elaborato il documento, che è stato presentato, in contemporanea, a tutte le Regioni e Prefetti di Capoluoghi di Regione, con proposte operative in materia di danni provocati all’agricoltura dalla fauna selvatica. Le proposte avanzate dai dirigenti di Coldiretti Molise vanno in tre direzioni: 1) il reperimento di somme sufficienti a coprire le spese di istruttoria e di risarcimento danni per le aziende agricole; 2) lo snellimento delle procedure che consenta di rendere tempestivamente fruibili le somme riconosciute a titolo di indennizzo; 3) attivazione di più adeguate ed incisive azioni di selezione e riduzione del sovrannumero di determinate specie.
Tra le proposte di Coldiretti Molise per risolvere il problema delle poche risorse economiche viene chiesto di destinare il 50% della tassa di concessione versata annualmente dai cacciatori per rimpinguare la cassa della Regione, con la revisione delle somme nazionali e regionali per l’indennizzo dei danni, viene indicata anche l’introduzione dell’incentivo regionale per la difesa passiva attraverso le assicurazioni volontarie e viene sollecitato il coinvolgimento diretto degli agricoltori per le attività di controllo e selezione. I dirigenti di Coldiretti Molise hanno rivendicato anche l’esigenza di snellire le procedure per rendere tempestivamente fruibili gli indennizzi, per questo viene richiesta l’attivazione in tale attività dei Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA), al fine di disciplinare e semplificare le modalità di gestione del procedimento. L’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Vittorino Facciolla, ed il Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, hanno accolto con attenzione il documento e le proposte della Coldiretti Molise, impegnandosi ad attivare le relative strutture istituzionali per intervenire sulle problematiche esposte.