“E’ inutile fare a scaricabarile: la Regione Molise, sulla vicenda Esattorie, è stata inerte per un anno”. Torna alla carica, Alfredo D’Ambrosio, sulla vertenza lavorativa che vede altri 70 lavoratori rimasti senza occupazione nonostante il notevole bagaglio di professionalità. L’ex senatore chiarisce meglio i contenuti del suo precedente intervento sulla questione, senza tuttavia fare sconti a nessuno, come suo solito. “Ho appreso – dichiara D’Ambrosio – delle recenti dichiarazioni dell’assessore al Lavoro Michele Petraroia alla Festa dell’Unità di Monteroduni, il quale ha riferito che la chiusura della società Esattorie non può essere addebitata alla Regione, bensì ai vari Comuni. Un intervento in cui, pur senza pronunciare il nome di chi si era permesso di segnalare come altri 70 lavoratori molisani siano stati licenziati, aggiungendosi alle migliaia di persone rimaste senza occupazione in Molise, il riferimento era assolutamente chiaro. Bene, quella persona cui l’assessore si riferiva è il sottoscritto, che non si nasconde di certo per le sue legittime opinioni. Voglio tuttavia spiegare all’assessore che non ho addossato colpe esclusive alla Regione Molise, per quanto accaduto. In realtà, come lui sa bene, facevo riferimento alle tante promesse fatte in più occasioni dallo stesso Petraroia, non a caso ex sindacalista Cgil. Voglio ricordare – continua l’ex senatore – che la Regione non solo non ha mai indetto il bando pubblico per l’affidamento del servizio di riscossione tributi. Ma non ha nemmeno contemplato la possibilità di un’alternativa, come ad esempio la costituzione di una società a parte pubblica con l’intervento diretto della Regione stessa. Risultato: i lavoratori si trovano per strada e con la legittima preoccupazione di non avere più opportunità alcuna di reinserimento. Si può sapere, allora, chi o cosa c’è dietro questo inspiegabile ritardo? I lavoratori licenziati meritano risposte chiare”.
Se la Regione, per questioni di equilibrio di bilancio, si trova davvero nelle condizioni di non poter riassorbire in alcun modo i dipendenti di Esattorie, che garantivano un servizio di qualità e assolutamente funzionale per il cittadino, “l’opinione pubblica – sostiene D’Ambrosio – non riesce invece a comprendere altre operazioni che hanno visto la Regione, suo malgrado, protagonista. Non riesce per esempio a capire come e perché siano stati spesi, nei mesi passati, oltre 700mila euro dalla società partecipata Funivie Molise, con interventi che sarebbero serviti a implementare gli impianti di Campitello Matese e Capracotta al fine di attirare un maggior numero di turisti. I cittadini legittimamente chiedono chiarimenti precisi su questi problemi e non meritano interventi finalizzati solo a scrollarsi di dosso le proprie responsabilità per addebitarle alle scelte politiche del passato che, a onor del vero, si sono comunque rivelate sbagliate e inopportune. Senza fare polemica vorrei ricordare alla maggioranza – conclude l’ex senatore – e in particolare all’assessore Petraroia, che l’attuale governo regionale si è insediato nel febbraio 2013, un tempo sufficiente per poter affrontare e risolvere i problemi più urgenti come il salvataggio delle aziende del Molise e la tutela dell’occupazione e, di conseguenza, la creazione di opportune condizioni di sviluppo e rilancio delle attività produttive”.
Alfredo D’Ambrosio