Alla vigilia della Giornata internazionale della donna è stata lanciata da Campobasso l’importante sfida per la libertà e l’autonomia delle donne.
È andato in scena, in piazza Municipio, l’incontro/confronto “Donne e città – voci di donne e uomini del partenariato e della società civile”, promosso da Ali Molise, Cgil Molise e Anpi Molise.
All’iniziativa sono intervenuti la Senatrice del PD Valeria Valente, componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, della Commissione parlamentare antimafia, della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere e del Consiglio di garanzia del Senato, e il giornalista Giovanni Mancinone, autore del libro, che sta riscuotendo successi in Italia e all’estero, “Mostri. Quando non c’è più l’amore”.
Ad aprire i lavori il Presidente di Ali Molise Bibiana Chierchia, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa e la condivisione di intenti con Cgil e Anpi anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, rilanciando “con la testa e con il cuore” una visione sociale dove al rispetto per il genere femminile, si affianchi la consapevolezza della necessità delle donne stesse per una società più giusta.
La Senatrice Valente ha evidenziato come il grado di civiltà, di progresso e di emancipazione di un Paese si misuri proprio dalla condizione di vita delle donne: “Dobbiamo vincere la sfida della vera condivisione delle responsabilità familiari. Per questo servono più servizi, più supporto, più asili nido. Bisogna cambiare i modelli di gestione della vita pubblica, – ha detto con forza – dell’organizzazione del lavoro, dei criteri per cui si fa carriera”. Quindi l’esortazione: “Dobbiamo essere più coraggiose e affermare i nostri spazi di autonomia e di libertà”.
A farle da eco la Consigliera regionale dem e Vice Presidente Nazionale di Ali Micaela Fanelli, nel sottolineare l’urgenza di politiche dedicate alle donne, di interventi per incentivare la partecipazione delle donne al mondo della politica. Nel concreto e in vista del voto in 45 centri del Molise, sono stati presentati una Piattaforma Programmatica per cinque punti – cinque P dell’Agenda 2030 dell’Onu (Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta, Persone) – e un Metodo, con l’obiettivo di rappresentare sempre più le esigenze del partenariato rosa presso le amministrazioni.
Nello specifico, l’idea di una ‘CITTÀ DELLE DONNE’ prevede: investimenti nell’occupazione femminile, ripensamento dei modelli organizzativi del lavoro e lotta al gender pay gap; impegno per la pace, per i diritti umani e lotta alla violenza sulle donne; impegno per una politica femminista che favorisca la collocazione di donne ai vertici dei Comuni e che dedichi maggiori risorse alle politiche sociali; interventi nelle direzione dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica; azioni per la difesa dei diritti e delle libertà di scelta, con particolare attenzione alle nuove generazioni e alla piena applicazione della legge 194/78 per la maternità libera e consapevole.
Obiettivi da realizzare a partire dall’applicazione di un Metodo, ovvero: chi si candida alle amministrative di giugno 2024 si impegna a realizzare una Consulta delle Donne per attuare i punti della piattaforma programmatica, garantendo così la rappresentanza e l’influenza femminile nell’azione amministrativa. L’occasione giusta per considerare realmente la diversità di prospettive che le donne possono offrire alla governance dei territori.
Non abbassare la guardia sulle violenze e aumentare i diritti e le tutele conquistate con tanta fatica dalle donne, il messaggio del giornalista Giovanni Mancinone consegnato alla platea.
Sabrina Del Pozzo, componente della Segreteria Confederale CGIL Molise ha rimarcato come l’obiettivo non sia una lotta tra categorie uomini/donne, ma la necessità di migliorare l’intera società attraverso un vero cambiamento culturale. Con il Governo nazionale che sta facendo troppo poco, comprimendo ulteriormente diritti e opportunità, invece di ampliarli, soprattutto per le mamme lavoratrici.
Grazia Minotta, Coordinatrice Donne SPI CGIL, ha invece parlato di città a misura di donna, una città che dà benessere e tranquillità a chiunque abiti quel luogo e ha lanciato la sfida di una consulta femminile in tutti i comuni del Molise, a partire dal Comune capoluogo.
Manuela Vigilante, Portavoce Regionale Donne Dem, ha calcato l’accento sulle continue discriminazioni ancora in atto nell’attiva politica e nell’accesso alle cariche elettive. Come in Molise, dove il Governo regionale non ha nessuna presenza femminile in Giunta, la Commissione di Parità è stata nominata ma mai convocata e la Consigliera di Parità che, nonostante abbia vinto ha vinto i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, nonostante una diffida formale, non sia ancora stata reintegrata nelle sue funzioni. Infine, ha sottolineato come nell’ultimo Consiglio Regionale sia stato bocciato l’emendamento allo Statuto per garantire una quota rosa in Giunta.
Al dibattito ha partecipato anche la Consigliera di Parità Pina Cennamo, che nel lodare l’iniziativa ha messo in guardia dall’attuale momento storico politico, dove sempre più a rischio sono i diritti già acquisiti.
Maria Luisa Forte, candidata Sindaco alla Citta di Campobasso, è invece tornata a rinnovare il patto elettorale per la riattivazione della Consulta cittadina delle donne, primo impegno, per una città più inclusiva e sostenibile.
Patrizia Manzo, ex Consigliera regionale, ha denunciato l’uso distorto della quota rosa nelle elezioni regionali a esclusivo vantaggio dei candidati uomini, affermando che i problemi della parità di genere rappresentano un problema sociale generale, anche per gli uomini.
A seguire, gli interventi della docente Sara Fusco, dell’ex parlamentare Laura Venittelli, di Chiara Cancellario di Cittadinanza attiva, di Lia Granitto, operaia e sindacalista presso laStellantis, di Marina Forleo di Legambiente Molise, della libera professionista Annalisa Griguolo e di Marianna Mascione dell’Anpi Molise.
Infine, Paolo De Socio, Segretario Cgil Molise, ha rilanciato il consolidato connubio tra Ali, Cgil, Anpi e tante altre associazioni che “fa bene alla città, fa bene alla democrazia. I diritti devono essere universali per tutte le donne del mondo e l’augurio è quello di poter proseguire il cammino utile e fertile per la costruzione di percorsi democratici”.
L’evento è stato moderato dal giornalista Enzo Luongo.