Cultura, a Franco Valente la cittadinanza onoraria di Gambatesa

Era un caldissimo giorno di luglio del 1998 quando Franco Valente arrivò a Gambatesa per esplorare un castello, di cui aveva sentito parlare, ma che ancora non aveva avuto la possibilità di visitare.  Da allora iniziarono i suoi studi sulle “misteriose” pitture cinquecentesche del Decumbertino che lo portarono, nel 2003, a pubblicare un monumentale libro dal titolo “Il Castello di Gambatesa” nel quale per la prima volta, viene fornita una lettura completa e omogenea degli affreschi del maniero di Gambatesa, collegando in soluzione di contiguità i significati delle raffigurazioni delle diverse sale e ponendo solide basi per ogni altro studio e ricerca futura. Nel pregevole volume, oltre all’inquadramento di Gambatesa e dei vari feudatari che si sono succeduti in un preciso contesto storico di riferimento, l’architetto si spinge oltre, indagando anche sulle chiese del paese e sui tesori ivi conservati procedendo ad un accurato studio di tele, croci, statue e fonti battesimali. Le ricerche sul campo si allargano alla Cappella di Santa Maria della Vittoria, a Toppo della Vipera, punto di partenza per ogni ipotesi circa la nascita dell’abitato di Gambatesa, fino a giungere in Salento, a Copertino, sulle tracce del bizzarro pittore cinquecentesco.
A distanza di 13 anni da quella pubblicazione, su proposta del Consigliere delegato alla Cultura del Comune di Gambatesa, Luca D’Alessandro, il Sindaco Carmelina Genovese ha conferito a Franco Valente la cittadinanza onoraria e le chiavi della città per aver restituito a tutti i gambatesani un pezzo della loro identità storica ordinando in un libro ricerche, fonti e interpretazioni che oggi permettono a chiunque, in modo facile e veloce, di assumere consapevolezza del grande patrimonio materiale e immateriale di Gambatesa nonché di tramandarlo alle nuove generazioni affinché ne diventino i nuovi custodi.
Il tutto si è svolto a sorpresa nel giorno in cui venivano premiati gli apprendisti ciceroni della V elementare che durante le giornate FAI hanno guidato oltre 300 visitatori nelle sale del Castello di Capua dopo aver svolto la preparazione, nell’ambito dell’attività didattica, sugli scritti dello stesso Franco Valente.
Dopo tante emozioni, alla fine della cerimonia come ogni cittadino del posto, anche Franco Valente è stato vittima di alcune maitunate di benvenuto nella comunità, cantate e suonate proprio dai giovanissimi ciceroni.

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