di Stefano Manocchio*
Abbiamo più volte lamentato la costante e forse eccessiva presenza televisiva di chef stellati e la continua ‘invasione’ dei media da parte di programmi gastronomici, a tutte le ore del giorno e su tutte le reti. La gara ad avere sempre più numerosi gli emuli di Master Chef sta portando, a mio parere, ad un’inflazione mediatica che rischia di generare fenomeni di sovraesposizione, che non portano bene perché finiscono con il creare doppioni diffusi, che alla fine possono anche stancare.
I programmi di cucina si rifanno a due o tre cliché consolidati e, visto il numero, sono ripetitivi all’eccesso; mancano idee nuove e originali e, nonostante il successo, alla lunga potrebbero ‘implodere’ nello share, perché l’utente televisivo è oramai abituato a stancarsi facilmente ed a cercare novità continua, potendo usufruire di un numero di canali impressionante ed in ulteriore aumento. La ‘quiete dopo la tempesta’ che prima o poi si andrà generare porterà a selezione sui programmi; e non è detto che venga fatta sulla base della qualità. Buona domenica.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Zuppa di fave e cipollotti. Pulire le fave e farle appassire in casseruola con olio a fuoco lento, aggiungere cipollotti a rondelle e listelli di guanciale, poi versare acqua calda e coprire, facendole cuocere a fuoco lento per 20 munti. Salare e pepare e servire la zuppa con crostini di pane abbrustolito e aggiungendo un filo di olio crudo.
- giornalista appassionato di cucina