di Stefano Manocchio*
Il proliferare di chef in televisione non conosce limiti; è la figura professionale probabilmente più esposta mediaticamente e con il passare del tempo non sembra soffrire di questa sovraesposizione, anzi partecipa attivamente all’aumento dei canali televisivi con una presenza costante. Lo chef, se stellato, si occupa di tutto e forse sempre meno del proprio ristorante o della catena di ristoranti; partecipa ai talent, alle fiction, è nei social media come nelle trasmissioni di cucina, ma anche a quelle sugli alberghi, interviene nei dibattiti politici. Insomma lo chef mediatico è di moda, anzi di gran moda.
Sembra quasi che il Paese non possa fare a meno del giudizio di personaggi che oramai spaziano dalle tecniche di cucina alle tesi psicologiche come se niente fosse. Va tutto bene, ma l’idea è che continuando di questo passo si perda la ‘mission’ principale, che fino a pochi anni fa era unica, cioè quella di governare le brigate di cucina e a volta anche di spadellare. La strada del ‘personaggio tuttofare ( e tuttodire)’ sembra essere intrapresa e tornare indietro sembra essere difficile ma, secondo me, auspicabile.
LA RICETTA DELLA SETIMANA. Spaghetti ai peperoni. Abbrustolire i peperoni in olio, tagliarli a listelli stretti a condirli con aglio olio e pepe e mettere in forno a 180° per 15 minuti. Far bollire la pasta e scottare in padella con olio, aglio e pepe.
Aggiungere i peperoni e far amalgamare prima di servire in tavola; in impiattamento aggiungere ancora un filo d’olio evo a crudo e trito di prezzemolo fresco.
*giornalista appassionato di scrittura