Nel Tavolo Tecnico Nazionale sulla Povertà presso il Ministero del Lavoro è stata predisposta una linea di indirizzo sul S.I.A. (Sostegno all’Inclusione Attiva) definendo un percorso per la presa in carico dei soggetti fragili da parte delle istituzioni locali (Comuni, Ambiti Territoriali di Zona, Regioni). Seguendo le linee guida ministeriali, l’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali ha svolto una riunione operativa il 13 luglio con Enti di Patronato, Caritas Diocesane, Associazioni Umanitarie, Ambiti Territoriali di Zona e Organizzazioni Sindacali, per discutere su una proposta di Regolamento teso a disciplinare la concessione del Reddito di Inclusione Sociale Attiva finanziato con la legge di stabilità 2015 della Regione Molise per 1 milione di euro.
In pratica è stato prospettato dai tecnici della struttura assessorile un’ipotesi regolamentare simile a quella preparata al tavolo ministeriale nazionale sulla povertà al fine di incrociare lo strumento di tutela regionale con le linee strategiche definite a livello europeo con i P.O.N. (Programma Operativo Nazionale Obiettivo Tematico 9) e recepiti obbligatoriamente sia dal Governo che dalle Regioni attraverso i propri Programmi Operativi Regionali FSE (per il Molise POR Plurifondo FSE – FESR Obiettivo Tematico 9).
Seguendo questa impostazione sarà possibile far interagire virtuosamente il provvedimento adottato nella legge finanziaria regionale 2015 sul Reddito di Inclusione con gli strumenti predisposti dal Governo per contrastare la povertà in attuazione della Strategia Europea inserita nei Regolamenti Comunitari.
Il Partenariato istituzionale, le associazioni umanitarie, le forse sociali, gli Ambiti Territoriali e gli Enti di Patronato del Molise hanno condiviso tale impostazione ed offerto spunti di riflessione, emendamenti e proposte integrative sulla bozza di lavoro, sollecitando clausole di sbarramento per i percettori di altri redditi, al fine di tutelare prioritariamente i nuclei familiari più poveri.
Per il Movimento Regionale dei Cristiano Sociali impegnato a livello parlamentare su questi temi con il Presidente della Commissione Affari Sociali On. Donata Lenzi e con diversi esperti che hanno approfondito con il Ministero del Lavoro e con le ACLI anche lo strumento del RE.I.S. (Reddito di Inclusione Sociale) l’impostazione emersa dalla riunione del 13 luglio consente di avviare in Molise un percorso di sostegno sociale attivo con progetti di presa in carico dei nuclei familiari in forte difficoltà e dei soggetti fragili, partendo da coloro che non dispongono di alcun introito ed alcun reddito.
Cristiano Sociali: Sostegno all’inclusione attiva. Uno strumento di contrasto alla povertà
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