Il Vice presidente del consiglio regionale Cristiano Di Pietro esprime soddisfazione per l’approvazione in aula della Proposta di legge n. 34, di iniziativa sua e del consigliere Carmelo Parpiglia, in merito alle Modifiche alla legge regionale 18 luglio 2008, n. 25 riguardante gli interventi per il recupero dei sottotetti, dei locali interrati e seminterrati e dei porticati. “La nostra proposta – ha dichiarato Di Pietro – sollecitata dall’enorme richiesta di favorire l’aumento di cubatura e il recupero di porticati e sottotetti, in modo particolare, delle tante abitazioni di campagna, nelle zone montane e lungo le nostre coste, voleva rappresentare, non solo una risposta ai cittadini ma anche, in un momento di grande difficoltà, un piccolo ma importante segnale alle imprese che, in preda alla stretta creditizia e alla pressione fiscale, chiedono a gran voce possibilità e strumenti per ripartire.
Con questa legge – ha continuato – sarà possibile sfruttare i porticati e i sottotetti degli edifici realizzati entro l’entrata in vigore della stessa. Diminuire il peso percentuale degli interventi sulla volumetria totale, significa alleggerire il carico fiscale e, quindi, incentivare i cittadini proprietari a realizzare, finalmente, i progetti rimasti troppo tempo solo sulla carta.
Ecco allora che la più immediata e gradita conseguenza di questa “apertura” normativa, sarà infatti quella di ridare un po’ di slancio al settore edilizio della nostra regione che, più di tutti, sta risentendo degli effetti asfissianti della crisi. Ma benefici ci saranno anche per il settore immobiliare, che negli ultimi anni ha registrato una sostanziale paralisi. Consapevoli di non poter fare miracoli – ha concluso Di Pietro – abbiamo, tuttavia contribuito a creare un’opportunità per le tante imprese molisane penalizzate, tra le altre cose, anche dai gravi ritardi nella riscossione dei crediti maturati nei confronti della Pubblica amministrazione, e anche di questa Regione, portatrice, ahimè, di pesanti eredità, spesso al limite della decenza ”.