Si è svolta presso la sede dell’ACEM una conferenza stampa per illustrare il documento predisposto sulla crisi dell’edilizia e sulle proposte per la ripresa del settore, già inoltrato al Presidente della Giunta Regionale del Molise il 23 settembre scorso e sul quale l’Associazione chiede l’apertura di un confronto. Dall’illustrazione fatta dal Presidente Corrado Di Niro, è emerso che il settore nell’arco temporale tra il 2008/2009 ed il 2013/2014 ha perso il 43% degli occupati ed il 22% delle imprese.
Da questi numeri negativi, sono nate le proposte concrete che l’Associazione chiede siano messe in campo nel più breve tempo possibile per la salvaguardia delle imprese, ritenendo che le regole non debbano essere calate dall’alto ma debbano essere il frutto di una condivisione con chi vive il settore.
Per questo, il Presidente Di Niro ha chiesto il riconoscimento dell’Area di crisi per le costruzioni, giustificato anche dal fatto che della congiuntura ha patito oltre all’edilizia in senso stretto un indotto non indifferente fatto di fornitori, produttori di materiali ed attività commerciali.
L’ACEM ha chiesto nel documento presentato questa mattina una centrale unica di pagamento con liquidazione diretta alle imprese senza veicolare i fondi per i Comuni, l’istituzione di un conto dedicato per i finanziamenti delle opere pubbliche, un piano di opere pubbliche immediatamente cantierabili, incentrato soprattutto sulla viabilità regionale, che preveda il raddoppio della Termoli-S.Vittore e la messa in sicurezza delle strade.
Sul fronte dei lavori post terremoto, il documento dell’ACEM per fronteggiare la crisi prevede l’abbassamento dell’aliquota della rendicontazione dell’importo della Delibera CIPE Agosto 2011 dall’8 al 4% per rendere più fluidi i flussi finanziari e l’istruttoria unica.
Chiesta infine la copertura del territorio con la banda larga.
Crisi edilizia, le proposte dell’Acem: Edilizia 2.0 per ripartire
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