Tassa europea sulle transazioni finanziarie (Ttf) raccoglierebbe in Italia tra i 3 e i 6 miliardi di euro su base annua. È quanto emerge dal recente studio pubblicato da uno dei più autorevoli istituti di ricerca economica tedeschi, The German Institute for Economic Research (DIW Berlin). Lo studio approfondisce i profili di gettito fiscale derivanti dalla TTF europea, risorse vitali che l’Italia potrebbe impiegare sul versante della lotta alla povertà a livello nazionale ed internazionale”. Lo si legge in una nota della Campagna ZeroZeroCinque – composta da circa 50 organizzazioni della società civile italiana, tra le quali la Cgil – per l’introduzione di una tassa dello 0.05% per ‘frenare la speculazione e generare miliardi di euro per salvare le persone e il pianeta’”
Le stime sul gettito della Ttg, spiega la nota della Campagna ZeroZeroCinque, “sono strettamente legate alla sua architettura che gli 11 Paesi Ue aderenti alla cooperazione rafforzata andranno ad adottare, ovvero all’ampiezza della base imponibile, all’applicazione dei principi di tassazione, alle esenzioni che verranno concesse. Aspetti tecnici da mesi al centro del dibattito tra gli 11 Paesi coinvolti nel negoziato europeo. Tra lunghe impasse di natura politica e forti intromissioni delle lobby della finanza “. Quali i dati per l’Italia? “Una tassa con ampia base imponibile – continua la nota -, ovvero applicata alla più ampia gamma di strumenti finanziari (secondo l’impianto della direttiva proposta dalla Commissione Europea), con il ricorso al doppio principio di tassazione (di residenza dell’operatore e di nazionalità del titolo) e con aliquote dello 0,1% per le azioni e dello 0,01% per i derivati porterebbe nelle casse dello Stato dai 3 miliardi ai 6 miliardi di euro all’anno”.
Crisi: Campagna ZeroZeroCinque, da tassa transazioni finanziarie 6 mld euro annui per Italia
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