Ittierre, fondamentale per la salvaguardia dell’azienda tessile di Pettoranello il tavolo interministeriale di Roma del 29 gennaio, così come l’esito della richiesta di concordato preventivo presentata presso il tribunale di Isernia. Di particolare rilevanza l’appuntamento al Ministero dello Sviluppo economico, che vedrà anche la partecipazione del dicastero del Lavoro. Tale incontro offrirà infatti l’occasione per conseguire un obiettivo che non può più essere rimandato, ovvero quello di portare la vicenda Ittierre all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale. Accanto al fatto, naturalmente determinante, che la vertenza del polo tessile isernino giunga ad essere affrontata dai vertici del Governo centrale, appare più che mai necessario fa sì che anche la stampa e gli organi di informazione nazionali si interessino della questione.
Così come è stato per l’Ilva di Taranto, anche se si parla di numeri differenti, per la quale la sensibilizzazione della popolazione ha consentito un impegno ancora più stringente e una velocizzazione dei tempi nella ricerca di possibili soluzioni a tutela dei lavoratori. Così, anche per Ittierre, è importante ottenere una cassa di risonanza di più ampio raggio e aprire un dibattito su scala nazionale. Ben venga, in tal senso, la presenza dei lavoratori per la preannunciata manifestazione davanti alla sede del Mise.
Accanto a ciò è urgente trovare una strategia di rilancio realmente efficace. A tal proposito quello che occorre fare, per prima cosa, è di azzerare tutte le cariche e ripartire daccapo. L’azienda, che per decenni è stata il punto di riferimento in Italia e nel mondo per il mercato della moda, vanta le maestranze, i professionisti e il know-how necessari per garantire una sicura ripresa non appena saranno risolti i problemi che l’hanno condotta alla situazione attuale. Compito delle istituzioni, ora, è quello di mettere in campo tutti gli strumenti disponibili per offrire la tutela lavorativa dei dipendenti e agevolare eventuali trattative per il suo rilancio. Decisivo, in tal senso, l’impegno collettivo per l’ottenimento della richiesta di inserimento nell’area di crisi, che porterebbe nuove risorse economiche e agevolazioni vitali per la tutela del polo tessile isernino.
Cosmo Tedeschi