Corte dei Conti: Condanne nel 2015 per 4,5 milioni di euro. Restituzioni per ogni cittadino molisano !

Solo nel 2015, sono state emesse condanne per circa euro 4.5 milioni, ingiustamente sottratti alla comunità molisana, che potranno essere utilizzate per soddisfare esigenze dei cittadini del Molise. Riportiamo di seguito alcuni aspetti salienti della relazione del sig. Presidente della Sezione Giurisdizionale, prof. Michael Sciascia, alla inaugurazione dell’anno Giudiziario 2016.
Attività della Corte dei conti nel 2015
Nel 2015 la Corte ha tenuto complessivamente n. 31 udienze, mentre sono stati pubblicati nel 2015 n. 134 provvedimenti, di cui n.105 sentenze.

Giudizi di responsabilità
nel corso del 2015, sono stati definiti n. 62 giudizi, di cui n.53 con sentenze, n. 7 con decreti presidenziali ingiuntivi e n.2 ordinanze.

Contenzioso pensionistico
A fronte di n. 178 giudizi complessivamente pendenti nel 2015 ne sono stati definiti con sentenza n. 52, con un saldo finale di n.126 ancora pendenti al 31 dicembre 2014.

Tempi di definizione dei giudizi
otto/dieci mesi (anche nel 2015 nessuna domanda di equa riparazione ai sensi della c.d. “legge Pinto).

Tempi medi di deposito delle sentenze
giorni 87 per le sentenze di responsabilità
giorni 53 per il contenzioso pensionistico.

Veridicità del bilancio regionale
Troppo spesso, il legislatore della Regione Molise non pondera adeguatamente il vincolo finanziario, limitandosi ad una dichiarazione di assenza di oneri, con il rinvio ai mezzi finanziari a disposizione (clausola di neutralità), ovvero senza quantificare quelli pur dichiarati; nonché rinviando direttamente o implicitamente alla Giunta e agli apparati amministrativi la determinazione degli oneri e della loro eventuale copertura (deliberazione n.32/RQ del 24 febbraio 2015 della sezione regionale di controllo per il Molise).

Sanità
L’obiettivo dell’equilibrio economico nel settore sanitario si avvicina anche se lentamente, considerando che la Regione Molise presenta una prevedibile perdita d’esercizio per il 2015 di euro 25,300 mln contro quella del 2014 di euro 43,384 milioni.

Costi della politica
L’auspicio è che si dia intanto il buon esempio con una significativa riduzione dei cc.dd. costi della politica, spostando i mezzi finanziari così recuperati per spese di investimento ed il rilancio dell’occupazione, specie giovanile.
Il Consiglio regionale del Molise sembra aver di recente imboccato un percorso virtuoso, con una prima diminuzione del 17% dei costi globalmente afferenti gli amministratori regionali, con un risparmio di euro 915.000.
Anche i costi di funzionamento del Consiglio Regionale (canoni di locazione, utenze, vigilanza, beni e servizi di supporto, ecc.) risultano sensibilmente in diminuzione e la previsione gestionale per il 2016 operata dalla presidenza del consiglio regionale dovrebbe comportare un risparmio ulteriore derivante dal contenimento delle spese correnti.
Occorre però una oculata gestione dei fondi rimessi ai gruppi consiliari regionali per l’esercizio delle loro funzioni istituzionali.
Sono in svolgimento numerosi giudizi contro consiglieri regionale per illecita gestione dei fondi attribuiti ai Gruppi consiliari.

Vigilanza costante sulla corruzione
Occorre individuare e sradicare il fenomeno diffuso a livello nazionale della corruzione (stimata in Italia nell’iperbolica somma di 60 miliardi di euro).

Illecito utilizzo dei fondi dei gruppi consiliari regionali
Di particolare rilievo va evidenziato come la Sezione in pubbliche udienze del 2015 abbia affrontato delicati aspetti risarcitori conseguenti ad altra vicenda che ha destato interesse nell’opinione pubblica negli ultimi tempi, cioé la gestione di fondi pubblici da parte dei gruppi consiliari regionali.
La Corte ha evidenziato al riguardo la netta distinzione concettuale tra attività del Gruppo e attività del partito correlato, che non consente una sovrapposizione o una confusione (sentenza n.82/2015), rilevando in aggiunta l’illiceità dell’utilizzazione di tali fondi per coprire spese di campagna elettorale delle elezioni amministrative o per pagare forniture energetiche dirette ad utenze non riconducibili al Gruppo (sentenza n.8/2016).
Va infine rilevato al riguardo che, a seguito dell’esame da parte della nostra Sezione regionale di controllo, sono stati dichiarati non regolari n.13 rendiconti della X Legislatura e n.6 rendiconti della XI legislatura (deliberazioni sez. contr. nn.51/60, 67/71, 73/74 ed 85/91).

Appropriazioni di finanziamenti e contributi
Permane il fenomeno di appropriazione di finanziamenti e contributi, compresi quelli provenienti dall’Unione Europea, destinati ad iniziative imprenditoriali e sociali sia alla formazione professionale, che invece continuano purtroppo a risultare spesso assorbiti da iniziative fittizie ed ottenuti attraverso falsificazioni documentali in un sistema di scarsi controlli e di corruttela, come nel campo dei finanziamenti all’agricoltura.
Numerose sono state al riguardo le pronunce della Sezione, che hanno accertato un desolante e scoraggiante sistema in cui inefficienza e connivenza si mescolano in maniera inestricabile.
Sono emersi casi di erogazione illecita di contributi pubblici a favore delle zone colpite dagli eventi meteorologici (sentenza n. 36/2015) ovvero di contributi per la sistemazione post sisma (sentenza n. 105/2015) o ancora di finanziamenti a fondo perduto (sentenza n. 76/2015), o casi di intestazione di contributi erogati a favore di soggetti scomparsi (sentenze nn. 61/2015 e 62/2015), rendendosi necessarie anche azioni revocatorie a tutela degli interessi dell’amministrazione (sentenza n 81/2015).

Consulenze ed incarichi
Allo stesso modo si è dovuto rilevare una tendenza a procedere a successivi rinnovi nell’affidamento di incarichi a professionisti esterni alla struttura aziendale (sentenze n. 49/2015 e n. 50/2015).
Sono stati inoltre rilevati numerosi profili di illegittimità, potenzialmente illeciti e dannosi, in riferimento agli atti attributivi di incarichi ex art.l comma 9 della L. n.266/2005 (deliberazioni sez. contr. n.71/2015 e n.226/2015), nonché illegittimità ed irregolarità delle procedure adottate per la riscossione di tributi locali (sentenza n. 77/2015) e nel demansionamento di personale comunale (sentenza n. 69/2015).

Lavori pubblici
Si è rilevata la diffusa tendenza alla violazione della normativa inerente l’obbligo di indizione di pubblica gara, con affidamento diretto, in deroga ai principi di concorsualità, sia per attribuzione di incarichi professionali esterni (sentenza n. 63/2015) che per l’aggiudicazione dei lavori (sentenza n. 22/2015)

Personale pubblico
Mancato rispetto dell’orario di servizio
Un fenomeno molto generalizzato, a causa di scarsi controlli, è costituito dal mancato rispetto dell’orario di servizio da parte di personale di varie amministrazioni, ma in particolare della Regione e dell’ASREM), attraverso il sistema, evidentemente incontrollato, di “timbrare il cartellino” attestante la presenza in ufficio e mantenersi al di fuori della sede di servizio per periodi di varia lunghezza ovvero di allontanarsi arbitrariamente dal luogo di lavoro; al riguardo sono state emesse molteplici pronunce, ancorché va rilevata una resipiscenza dei dipendenti “infedeli” che hanno accettato l’imputazione, pagando spontaneamente una somma ridotta in esecuzione di decreti presidenziali a carattere monitorio (n. 7 nel 2015, oltre i n. 7 nel 2014 ed i 25 del 2013, procedimenti ingiuntivi monitori conclusi con il pagamento volontario da parte dei convenuti) : quest’ultima circostanza dimostra l’efficacia dell’azione, sia repressiva che preventiva, svolta dalla Corte dei conti, che non mancherà di riverberarsi sui comportamenti futuri degli stessi e del restante personale, inducendo un atteggiamento generalizzato di maggiore serietà nell’esercizio della funzione pubblica a tutti i livelli.

Vicende processuali di rilievo
Questa Sezione ha inoltre continuato nel 2015 l’approfondimento, in pubbliche udienze, della vicenda c.d. Termoli Jet, la quale, al di là dell’esito influenzato da fattori processuali, ha comunque posto in luce una scarsa attenzione nella gestione del danaro proveniente dai cittadini-contribuenti (sentenza n. 37/2015)
Anche nella tutela dell’ambiente e del paesaggio la Corte molisana ha avuto modo di interessarsi a vicende pregiudizievoli, connesse alla realizzazione di impianti di energia elettrica c.d. alternativa sia di tipo solare in località “Colle di Lauro”a Larino (sentenza n. 35/2015), che eolico in Carpinone (sentenza n. 80/2015) o nella zona degli scavi di Altilia di Sepino (sentenza n. 32/2015).

Necessità di ridurre le società partecipate
Frequente è finora la mancata attivazione delle procedure per la dismissione delle società partecipate, per la cessazione delle gestioni anomale dei servizi pubblici locali e per la messa in liquidazione delle società strumentali o di servizi caratterizzate da gestioni antieconomiche.
La mancata previsione di vincoli al debito delle società partecipate può, inoltre, aver favorito forme di abuso dello strumento societario per ricorrere a finanziamenti non consentiti alle amministrazioni di riferimento; su tali eventuali degenerazioni la vigilanza della Corte sarà massima.

Vigile presenza sul territorio
La sola presenza sul territorio della Corte dei conti scoraggia comportamenti devianti nel settore delle gestioni pubbliche, con la sua efficacia di prevenzione generale.

Collaborazione
La Corte dei conti, nell’ambito delle sue funzioni giurisdizionali è sempre aperta ad ogni forma consentita di sostegno e di cooperazione con le istituzioni operanti sul territorio al fine del conseguimento dell’auspicata legalità nella concordia sociale.
La Corte dei conti, nell’esercizio delle sue missioni istituzionali, ha assecondato ed asseconderà, per quanto le compete, il faticoso, ma indispensabile, tragitto, che il Molise dovrà compere per salvarsi, indicando nelle sue pronunce gli obiettivi da raggiungere, segnalando diseconomie e reprimendo comportamenti illeciti.
Ma l’impegno maggiore deve essere dei Molisani stessi.

Dedizione nei confronti della comunità molisana
Con spirito di dedizione della magistratura contabile molisana al servizio nei confronti della Comunità regionale la Corte dei conti partecipa -in uno con gli altri ordini giurisdizionali – all’affermazione, nel campo delle gestioni pubbliche, del principio di legalità, fondamento del nostro Stato di diritto.

Ruolo della Corte dei conti in Molise
La Corte rifiuta un suo ruolo esclusivamente sanzionatorio, puntando in primis ad indicare la via maestra per la spontanea concretizzazione della legalità de qua.

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