La Regione Molise in prima linea nella difesa della Corte d’appello di Campobasso. Questa mattina l’espressione all’unanimità del Consiglio regionale sull’ordine del giorno che impegna il presidente della Regione e la Giunta a porre in essere ogni intervento utile, nei riguardi del Governo centrale, del Ministero della giustizia, del Csm, delle Commissioni di giustizia del Senato e della Camera, degli organi di informazione nazionali e regionali per superare le ipotesi contemplate nella revisione della geografia giudiziaria in fase di studio presso la Commissione ministeriale. “Dall’Assemblea regionale oggi, a una sola voce, un messaggio chiaro e inequivocabile contro la ventilata soppressione della Corte d’appello di Campobasso. Siamo tutti consapevoli del sinistro preludio che tale operazione a cascata comporterebbe, a livello sociale, occupazionale ed economico. Il Molise e i molisani non possono accettare, non lo meritano, politiche, iniziative e tagli basati esclusivamente su rapporti numerici. I numeri ci vogliono sempre soccombenti e questo non è un principio che la nostra Costituzione contempla”, è quanto dichiara il governatore Paolo di Laura Frattura.
L’odg approvato dal Consiglio regionale dà inoltre mandato sempre al presidente e alla Giunta di prendere contatti con la delegazione parlamentare, le Province, i sindaci di Campobasso, Isernia e Larino, i tre Ordini degli avvocati, l’Associazione nazionale dei magistrati – sezione distrettuale del Molise, e tutti i soggetti istituzionali e non, allo scopo di procedere ad azioni congiunte.
“Questa è una vicenda che ci coinvolge tutti, a ogni livello: stare uniti è nostro dovere ed è di fondamentale importanza. È anche nostra la convinzione che sia, questo, il momento di far sentire una voce forte, unitaria e determinata in difesa dei servizi cui i nostri cittadini hanno diritto”, rimarca il presidente.
“Il Governo, e non abbiamo motivo per non pensarlo, saprà ascoltare le nostre ragioni, in questa giusta rivendicazione anche di pari dignità. Un processo di snellimento dell’apparato pubblico lo riteniamo necessario noi per primi: chiediamo per l’attuazione di esso un’attenzione maggiore alle singole realtà. Il nostro sistema di servizi, già così precario per via di decisioni assunte o subite su base numerica, non può essere indebolito oltre. L’impegno per la Corte d’appello di Campobasso è l’impegno per la difesa della nostra autonomia regionale. All’Aula consiliare un ringraziamento sentito per il voto espresso stamani, tanto determinante nella tutela della qualità della vita che ai nostri cittadini vogliamo assicurare”, conclude Paolo di Laura Frattura.