I sintomi sono quelli di un’influenza, e in effetti, i coronavirus sono una vasta famiglia che causa malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la sindrome respiratoria acuta grave (Sars). Per aiutare i cittadini il Ministero della Salute ha online un portale dedicato e ha attivato un apposito numero gratuito da chiamare per dubbi o segnalazioni di casi sospetti 1500. Per tutte le emergenze resta valido il numero unico 112. Sui siti internet di Regione Lombardia e Regione Veneto – i due territori interessati al momento dall’epidemia – sono disponibili informazioni specifiche.
I SINTOMI – I più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e in alcuni casi la morte. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e problemi cardiaci. Si stima attualmente che il periodo di incubazione vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
LA TRASMISSIONE – I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite la saliva, tossendo e starnutendo; contatti diretti personali; le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi; in casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale. Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.