Co.Re.A affila “le armi legali”, dopo la relazione dell’Arpa Molise sui pozzi di Cercemaggiore dell’ex polo chimico Montedison che in maniera diretta o indiretta ha colpito persone senza alcun controllo, coinvolgendo anche i Comuni vicini”. Co.Re.A e il suo pool legale sta studiando tutte le azioni da intraprendere in favore dei cittadini coinvolti dallo scandalo, allo scopo di far ottenere loro un congruo risarcimento danni. I risultati di questa ricerca giuridica e giurisprudenziale non lasciano spazio all’immaginazione. I cittadini di Cercemaggiore sono stati costretti a vivere in una zona, con gravissimi rischi per la propria salute, pertanto, la popolazione locale ha diritto ora ad essere risarcita non solo per la mancata informazione loro resa, ma anche e soprattutto per i gravissimi pericolosi corsi, considerata la tossicità e la radioattività riscontrata in quelle zone.
Ma in Molise non c’è solo Cercemaggiore. Non escludiamo affatto di intraprendere la medesima iniziativa anche in tutti quei siti inquinati dove i cittadini di fatto sono stati sottoposti a rischi particolarmente gravi per la loro salute ed il loro ambiente (Guglionesi II, Campomarino, Castelmauro, Comuni limitrofi al Nucleo industriale di Termoli e così via). Faremo presto una grande assemblea con tutti i cittadini molisani, raccoglieremo la maggior parte di firme possibili al fine di dare vita ad una storica azione risarcitoria nei confronti di chi ci ha inquinato ed intossicato. Finalmente la giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione ci viene incontro affermando chiaramente che: “una volta accertata la compromissione dell’ambiente (presente in Molise) in conseguenza del fatto illecito altrui, la prova del danno patito deve ritenersi “in re ipsa” (cioè presuntiva), e la relativa liquidazione risarcitoria – quando non sia tecnicamente possibile la riduzione in pristino – deve avvenire con criteri ampiamente equitativi, in quanto non è oggettivamente possibile tenere conto di quegli effetti che inevitabilmente si evidenzieranno solo in futuro”. In sostanza anche senza registro tumori oggi abbiamo una possibilità di iniziare un processo civile con una probabilità di giungere ad un risultato positivo in favore dei tanti cittadini che chiedono giustizia! Io ci credo convintamente! Spero che anche i molisani ci credano e si sveglino dal loro lungo letargo. E’ l’ora di agire.
(Vincenzo Musacchio – Presidente della Commissione Regionale Anticorruzione del Molise)