Co.Re.A., O.M.L. e il Comitato di difesa della salute pubblica del Molise oggi hanno chiesto, prima di adire la vie legali, alla Regione di individuare le zone del Molise dove non possono essere installate le pale eoliche, modificando così parte della vecchia legge regionale Berardo. Trascorsi 15/20 giorni saremo costretti per far valere i nostri diritti e quelli dei tanti cittadini che rappresentiamo a presentare il nostro ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Abbiamo deciso di intraprendere questa strada perché non possiamo più lasciare il nostro territorio alla mercé di chiunque voglia venire in Molise e devastare e depredare il nostro territorio. Riteniamo, anzi siamo convinti, che insediare delle pale eoliche sul tratturo o in mare ad esempio sia un vero e proprio crimine contro l’umanità. Noi di Co.Re.A abbiamo sottolineato più volte nel corso di questi anni come la corruzione spesso si abbini al comparto dell’eolico.
Vorrei sottolineare, inoltre, l’inconcepibile assenza alla conferenza stampa di oggi a Campobasso dei rappresentanti istituzionali molisani ad ogni livello. Sono stati tutti invitati personalmente e attraverso gli organi di stampa locali. Penso che questa assenza sia un dato che debba far riflettere tutti i cittadini molisani. Lo scopo primario del nostro ricorso era e resta quello di fungere da stimolo e da pungolo alla Regione affinché formuli al più presto una nuova legge regionale che permetta una diversa gestione dei progetti di parchi eolici in Molise, tenendo in particolare considerazione la protezione del paesaggio e delle bellezze naturali, delle zone di interesse archeologico, storico e culturale. La Regione non deve far altro che rispettare quanto enunciato nell’articolo 9 della Costituzione italiana, quanto sancito dalla Convenzione Europea del Paesaggio del 19 luglio 2000, ratificata dall’Italia nel 2006 ed infine ottemperare alla Convenzione di Aarhus che conferma l’obbligo di coinvolgere i cittadini e le associazioni, nazionali e locali, in tutte le questioni che coinvolgono l’ambiente e la sua tutela. Attendiamo segnali concreti dalla Regione Molise. (Vincenzo Musacchio – Presidente Commissione Regionale Anticorruzione del Molise).