La riforma costituzionale Renzi-Boschi-Verdini, qualora malauguratamente dovesse vincere il SI al referendum del 4 Dicembre, aprirebbe la strada nel Paese a una deriva di stampo autoritario. Questo il messaggio lanciato e condiviso venerdi 25 Novembre nel corso dell’incontro pubblico promosso dal comitato per il NO del Basso Molise nella sala consiliare del Comune di Casacalenda.
Sono intervenuti nell’occasione il sindaco Michele Giambarba, che fin dall’inizio e con determinazione ha intrapreso una battaglia in difesa della Costituzione all’interno del coordinamento nazionale per il NO al referendum; Davide Vitiello, portavoce del comitato per il NO in Basso Molise; Vincenzo Musacchio, giurista e direttore della scuola di legalità don Pepe Diana; Antonio D’Ambrosio, ex consigliere regionale e fondatore del comitato regionale per il NO al referendum.
L’incontro è stato moderato da Federico Pommier Vincelli. Presente in platea anche l’ex sindaco di Casacalenda Marco Gagliardi. La Costituzione nata dalla Resistenza al nazifascismo va applicata, non smantellata; i diritti fondamentali sanciti nella Carta vanno garantiti e non sostituiti con un bonus. Lo pretendono i cittadini che – contrariamente a quello che pensa il Presidente del Consiglio Renzi – questa riforma, inutile e dannosa, non l’hanno mai chiesta.
La mobilitazione del comitato bassomolisano per il NO continuerà anche nei prossimi giorni con due appuntamenti in programma il 1 Dicembre a Guglionesi e il 2 Dicembre a Termoli con la chiusura di una campagna elettorale intensa e fortemente partecipata dai cittadini.
Contro una riforma di stampo autoritario: a Casacalenda le ragioni del NO al referendum
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