CONSIP. Iniziativa legislativa tesa a predisporre modifiche di funzioni, attribuzioni e competenze

Sulle recenti vicende che coinvolgono la CONSIP, saranno la Magistratura e gli altri Organi dello Stato, nella loro autonomia, ad accertare i fatti e perseguire le eventuali responsabilità ove emergessero.
Alle forze politiche spetta aprire una riflessione sul ruolo attribuito alla CONSIP con leggi che nel perseguire l’efficientamento degli acquisti su base nazionale per abbatterne i costi a vantaggio della Pubblica Amministrazione, hanno prodotto un risultato difforme dagli obiettivi fissati con il rischio di aver centralizzato un sistema di gestione degli appalti pubblici esposto a pressioni irrituali ed a condizionamenti dubbi.
Tra le altre storture che si sono accentuate con le gare CONSIP per importi elevatissimi, mi limito, a segnalarne solo quella più odiosa per i lavoratori e per le piccole imprese, ditte individuali e società cooperative locali.
In pratica il Consorzio di Imprese o la Grande Azienda che si aggiudica il mega – lotto nazionale per la pulizia di uffici pubblici e/o scuole, per le mense e/o per ogni altro servizio pubblico, suddivide i lavori da effettuare in una miriade di sub – appalti che a catena si frammentano in tanti micro – interventi che finiscono con l’essere eseguiti da imprese piccole e piccolissime con margini talmente risicati da rasentare il sottocosto ed il rischio di ricorrere al lavoro irregolare, sommerso o a nero.
Limitatamente all’esperienza del Molise, prima della riforma CONSIP le gare espletate a livello locale, consentivano l’aggiudicazione a importi più bassi a imprese del posto che garantivano salari più alti, con il rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ed il regolare versamento dei contributi INPS e INAIL.
Dopo la riforma CONSIP, negli stessi uffici pubblici, le aziende locali sono state sostituite da imprese per lo più provenienti dalla Provincia di Caserta, che a costi più alti per la Pubblica Amministrazione non sempre riescono a garantire il rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ed il versamento dei contributi INPS e INAIL come confermano innumerevoli vertenze sindacali e/o contenziosi giudiziari.
Per queste ragioni, auspico un’iniziativa legislativa di Sinistra Italiana tesa a rivedere il ruolo della CONSIP, con l’obiettivo di contenere la spesa pubblica, rendere trasparenti le procedure di gara, rafforzare le funzioni di vigilanza e controllo, ma contestualmente orientata a rendere esigibile il passaggio d’azienda in caso di cambio d’appalto a tutela del lavoratore, e a disporre sia l’obbligatorietà del rispetto dei minimi tabellari sanciti dal Contratto Collettivo Nazionale di settore che il versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi ad INPS e INAIL.

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