Il Consiglio regionale nella seduta di questa mattina, dopo un’ampia discussione, nella quale sono intervenuti per esprimere la loro posizione politica i Consiglieri Fanelli, Primiani, Romano, Gravina, Greco e Facciolla, ha approvato, con voto espresso a maggioranza assoluta (con 13 voti favorevoli e 7 contrari), in seconda lettura, così come previsto così come prevede l’art. 123 della Costituzione, la proposta di legge n. 10, concernente “Modifica della legge regionale 18 aprile 2014, n. 10 (Statuto della Regione Molise)”, presentata dal Presidente della Regione Francesco Roberti.
Il Consiglio regionale aveva approvato lo stesso testo di modifica statutaria nella seduta dello scorso 5 marzo 2024.
In particolare, la proposta di modifica dello Statuto approvata in via definitiva oggi prevede:
· che la Regione riconosca e tuteli i diritti degli animali come previsti dalle Convenzioni internazionali e dalla normativa comunitaria, promuovendone la cura e la presenza nel proprio territorio secondo i principi di una corretta convivenza con l’uomo;
· che la Regione operi al fine di tutelare la dignità, la sicurezza, la formazione permanente e i diritti dei lavoratori;
· che la Regione, nell’individuare nell’efficienza del sistema dell’istruzione uno dei preminenti fattori di crescita umana, civile ed economica per la sua comunità, favorisca la realizzazione di un sistema regionale integrato dell’istruzione e della formazione professionale, anche attraverso intese ed iniziative con il sistema scolastico e universitario finalizzate ad ampliare l’offerta formativa, adattandola alle esigenze e alle aspettative formative e lavorative degli studenti e del contesto sociale, culturale ed economico regionale;
· che la Regione, nell’assicurare la tutela della salute e la promozione di un adeguato sistema di protezione sociale, abbia particolare riguardo sia per la promozione della pratica dello sport e delle arti quali fattori di aggregazione sociale e strumento di miglioramento della qualità della vita sia per la valorizzazione delle tradizioni culinarie molisane ispirate alla dieta mediterranea, anche attraverso una corretta educazione alimentare;
· che la Regione riconosca e garantisca le autonomie sociali come espressione del naturale processo di aggregazione delle persone e ne assicura la partecipazione alla formazione degli indirizzi generali della politica regionale;
· che la Regione promuova forme di collaborazione con soggetti privati al fine di realizzare interventi ed attività di interesse generale;
· che la Regione riconosca e favorisca il ruolo del volontariato;
· che la Regione, nel promuovere la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale ed architettonico, abbia particolare attenzione per la valorizzazione delle tradizioni culinarie molisane, in quanto espressione di uno stile di vita fatto di competenze e conoscenze nella coltivazione, nell’allevamento, nelle abitudini di cucina e di condivisione del cibo che contribuiscono a favorire una buona qualità della vita;
· che la Regione predisponga e promuova “anche attraverso l’utilizzo di nuovi sistemi digitali” gli strumenti necessari a garantire il diritto all’informazione sull’attività istituzionale, sui suoi risultati, sui diritti degli amministrati e sul funzionamento dei propri organi ed uffici;
· che il Consiglio regionale si componga di venti Consiglieri e del Presidente della Giunta regionale, che fa parte del Consiglio ed esercita altresì tutte le prerogative dei Consiglieri regionali;
· che il Presidente della Giunta regionale venga eletto a suffragio universale e diretto dai cittadini iscritti nelle liste elettorali dei comuni della regione, contestualmente all’elezione del Consiglio regionale;
· che dalla data di proclamazione del Presidente cessino la Giunta e il Presidente in carica;
· che il Presidente della Giunta diriga le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione conformandosi alle istituzioni del Governo della Repubblica;
· che il Presidente della Giunta possa nominare fino a due Sottosegretari alla presidenza per farsi coadiuvare nello svolgimento dei compiti inerenti al mandato;
· che il Presidente della Giunta possa delegare specifiche attività a Consiglieri regionali;
· che il Consigliere delegato partecipi alle sedute della Giunta, senza diritto di voto, ove si discuta di questioni attinenti alle attività delegate e che l’esercizio della stessa delega non dia luogo ad alcuna indennità né alla istituzione di struttura speciale di collaborazione.