Elezioni per il rinnovo delle cariche in seno al Consiglio Nazionale e Regionale dell’ordine dei Giornalisti: si va verso il rinvio. I consiglieri Cimino e Santimone già in campo per evitare che il Molise perda, di fatto, la sua rappresentanza e dunque la sua autonomia. Nelle scorse ore in seguito al doppio emendamento, approvato dalla commissione Bilancio della Camera, nell’ambito del provvedimento c.d. “mille proroghe” è stata prevista la permanenza in carica dei componenti dei Consigli nazionale e regionali sino al 31 dicembre 2016. L’emendamento, prevedeva il differimento solo per il Consiglio nazionale ma il presidente Enzo Iacopino, anche e soprattutto in un’ottica di risparmio di costi elettorali, ha chiesto l’estensione del provvedimento stesso anche ai consigli regionali. Dunque, con molta probabilità, si tornerà alle urne a gennaio 2017.
“Mai come in questo momento – dichiarano i consiglieri nazionali Cimino e Santimone – il Molise rischia di perdere la sua autonomia, con ripercussioni gravissime che andrebbero a incidere non solo sulla rappresentanza in seno al Cnog a Roma ma anche su un ordine regionale esiguo come quello molisano. Il Molise – continuano i consiglieri – vuole mantenere la sua rappresentanza sia tra i professionisti che tra i pubblicisti. E per questo lanciamo un accorato appello ai nostri rappresentanti che siedono ai tavoli romani, affinché condividano con noi questa battaglia. E ringraziamo sin da ora il senatore Ulisse di Giacomo il quale è pronto a presentare un emendamento per salvaguardare l’autonomia regionale.
Condividendo appieno il pensiero del presidente Iacopino – aggiungono Cimino e Santimone – lotteremo per una riforma che comunque sia in grado di dare voce a tutti i colleghi e soprattutto ci impegneremo perché, già dal nostro piccolo Molise, parta un virtuoso esempio: quello di lavorare per la categoria e coinvolgere sempre più giovani colleghi e non occupare poltrone a caso (senza magari nemmeno avere gli strumenti per farlo) per un puro sentimento di vanità.
Naturalmente manifestiamo tutto il nostro disappunto in quanto dalla nascita della Repubblica mai nessun Governo ha inteso portare avanti una ‘discussione’ che di fatto, riguarda, tra i tanti esistenti, solo l’Ordine Nazionale. Dalle prime indicazioni che ci giungono da Roma i primi numeri parlano di una riduzione che vedrebbe in consiglio appena 18 consiglieri di cui 12 al disciplinare. In sostanza le singole regioni non sarebbero più rappresentate. Numeri che non ‘rispettano’ assolutamente la categoria dei giornalisti e che come detto rischiano di far sparire il Molise. Per questo – terminano Cimino e Santimone – faremo sentire con forza la nostra voce a salvaguardia di una categoria sempre più indebolita”.
Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, il Molise rischia di perdere la sua autonomia: da Cimino e Santimone i primi appelli
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