Consiglieri di minoranza: Roberti valuti un passo indietro. Non ci sono le condizioni di serenità e chiarezza per andare avanti

Roberti indagato risponderà alla Magistratura. Roberti Presidente deve rispondere ai molisani e
valutare se ci siano ancora le condizioni per andare avanti nel governo della Regione.
Le notizie riportate oggi da Repubblica sull’inchiesta della DDA e l’interessamento della
Commissione Parlamentare Antimafia, pongono nuovi e gravissimi interrogativi sul sistema di
smaltimento illecito dei rifiuti e sul grado di infiltrazione della malavita nel Basso Molise e ai massimi
vertici amministrativi.
C’è un serio problema di credibilità politica che investe tutta la Regione, Roberti non può più
trincerarsi dietro il silenzio e deve valutare se stia arrecando un danno all’istituzione che rappresenta.
Aveva promesso di chiarire in pochi giorni la sua posizione dinanzi alla Magistratura, lo aveva
assicurato in Consiglio, ma fino ad oggi ciò non è accaduto. Tacerà? Sarebbe deprecabile sul piano
politico. E che la situazione sia preoccupante lo conferma anche l’iniziativa che i parlamentari di
opposizione hanno assunto in Commissione Nazionale Antimafia perché l’organismo parlamentare
si occupi di quanto sta accadendo in Molise, accendendo un faro di attenzione e trasparenza.
Dunque, immediatamente deve dire ai molisani se è ancora in grado di governare con la necessaria
serenità d’azione.
Al di là di qualsiasi “tatticismo” elettorale e di qualsiasi calcolo politico, è il momento di chiedersi se
in Molise ci siano ancora i presupposti per portare a termine la legislatura.
Ieri abbiamo protocollato la richiesta di un Consiglio regionale sul tema della legalità e torneremo a
chiedere, con forza, che il Governatore riferisca in Aula se lui e la sua maggioranza di centrodestra
possano ancora occuparsi degli interessi del Molise.
Nessuno può più far finta che non sia successo nulla. È il tempo della responsabilità.

I Consiglieri regionali di opposizione

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