Il confronto tra governo e opposizioni apre un’opportunità imperdibile di incardinare finalmente nel solco di una impostazione tra le parti sui temi del lavoro povero, della precarietà lavorativa, di una questione salariale che richiede una nuova strategia condivisa tra politica, sindacati e imprese.
Questioni determinanti – afferma il Segretario della CISL Molise Antonio D’Alessandro -, che non ammettono divisioni strumentali né demagogie e richiedono l’esercizio di una responsabilità comune tra tutti i partiti e le parti sociali.
Per questo motivo guardiamo con il massimo interesse all’avvio di un percorso-istruttoria al CNEL che porti anche a una norma capace di estendere e rafforzare la contrattazione, assicurando salari dignitosi e copertura dei contratti leader a tutti i lavoratori, senza alcuna eccezione.
È tempo di concretezza – precisa Antonio D’Alessandro -, di riformismo vero, nella consapevolezza che per fronteggiare la categoria dei lavoratori poveri, cioè coloro che, pur avendo un’occupazione, si trovano a rischio di povertà e di esclusione sociale a causa del livello troppo basso del loro reddito, dell’incertezza sul lavoro, della scarsa crescita reale del livello retributivo, dell’incapacità di risparmio, eccetera e salari bassi.
Non è sufficiente qualche articolo sulla Gazzetta ufficiale, bisogna far applicare i contratti leader e maggiormente diffusi, contrastare i part-time involontari, aumentare le ispezioni per le false partite Iva e il parasubordinato, il sommerso e il lavoro nero, le cooperative spurie e i tanti fasulli tirocini extracurricolari.
C’è da stimolare la leva della contrattazione aziendale e territoriale azzerando il peso del fisco sugli accordi decentrati per aumentare e redistribuire la produttività. Va poi condotta in porto una grande riforma sulla partecipazione alla vita e agli utili delle imprese.
È fondamentale – conclude Antonio D’Alessandro – che tutto questo entri nel dibattito e si collochi in modo organico nel quadro di una complessiva politica dei redditi partecipata da sindacati e imprese. La Cisl è pronta a raccogliere la sfida.