Confronto sulla Legge di Bilancio, Venittelli: nuovo metodo di relazioni con imprese e sindacati.

La globalizzazione ha cambiato per sempre la competizione sui mercati. Oggi la capacità dei sistemi industriali di essere all’avanguardia rispetto all’innovazione digitale è una priorità per continuare a competere con successo. L’industria 4.0 crea nuove opportunità, esige nuovi profili professionali, caratterizzati da sempre più peculiari competenze. Cambia in modo evidente anche il contesto nel quale si sviluppa il rapporto fra impresa e lavoro. Nuove relazioni industriali appaiono necessarie. Tutto questo sta accadendo velocemente al termine di un decennio caratterizzato da una crisi sistemica dell’economia occidentale.

Allo stesso tempo volge a termine una legislatura impegnativa che, tra mille difficoltà, ha accompagnato nuovamente il Paese sulla strada della crescita dopo anni di dura recessione, sapendo preservare il valore del Made in Italy nel mondo.

Non possiamo accontentarci. Ancora tanto deve essere fatto per consolidare la ripresa e rafforzare la produzione. Dobbiamo garantire maggiore lavoro stabile, soprattutto ai giovani e consentire in particolare alle donne del Sud di entrare nel mercato del lavoro. Con redditi e diritti adeguati per tutti. Il compito non è semplice.

La politica ha il dovere di compiere quotidianamente scelte difficili. Dobbiamo comprendere davvero in che modo il mondo produttivo e quello del lavoro stanno cambiando, intervenendo lì dove è necessario per ripristinare diritti e garantire più giustizia sociale, senza al contempo rendere meno competitive le imprese che operano nel contesto globale. Per farlo nel modo più corretto occorre riscoprire il dovere dell’ascolto. Senza vuoti formalismi o, peggio, riesumando desueti cerimoniali. Occorre ritrovare un luogo di confronto vero con i rappresentanti del mondo del lavoro e dell’impresa per comprendere e valutare insieme i profondi cambiamenti in atto nelle loro organizzazioni. Raccogliere i suggerimenti che essi rivolgono al legislatore, che ha il compito di governare i processi economici, è di nuovo un’esigenza prioritaria delle istituzioni repubblicane. In particolar modo in questa fase dell’agenda nazionale nella quale si definiscono i dettagli della legge di Bilancio e le forze politiche definiscono i contenuti delle proposte programmatiche, in vista del prossimo quinquennio di attività legislativa. Colgo in tal senso come un segnale di buon auspicio la nomina di Enrico Colavita a presidente dell’Assoindustria Molise. La sua esperienza di imprenditore globale e la sua fattuale disponibilità al dialogo possono favorire l’apertura di una rinnovata stagione di confronto fra impresa, sindacato e rappresentati del potere legislativo.

Proprio adesso che il cambiamento è in atto ed è veloce occorre essere reattivi e concreti. Ritengo compito delle istituzioni cogliere questa disponibilità e rendere fattiva una nuova fase di cogestione responsabile del cambiamento. Con questo spirito rivolgo un invito a tutte le associazioni di categorie dell’imprenditoria molisana e ai sindacati a partecipare a un primo incontro il prossimo 23 ottobre a Campobasso per sperimentare insieme questo nuovo modello di confronto. Sarà presente il Governo con il sottosegretario al ministero all’Economia Pier Paolo Baretta. Quello che immagino è un momento dove le istituzioni si porranno in modalità di ascolto. Dove i rappresentanti pro tempore del potere esecutivo e legislativo, insieme a tutte le rappresentanze elettive della Regione avranno l’occasione di ascoltare i nuovi bisogni e le differenti esigenze di chi rappresenta il mondo dell’impresa e dei lavoratori.

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