Confcooperative Molise era presente con i suoi tanti cooperatori all’Udienza di Papa Francesco di sabato 28 febbraio a Roma nell’Aula Nervi.
È stata una mattina di grandi emozioni che ci ha visti tutti protagonisti e coinvolti insieme al Santo Padre in un clima di gioia e festa.
Erano presenti 7.000 cooperatori di Confcooperative, provenienti da ogni parte d’Italia, il Papa ha ascoltato le parole del mondo della cooperazione, si è commosso insieme a noi nel sentire il racconto dei nostri cooperatori, ed alla fine ci ha consegnato un messaggio forte, pieno di speranza e di incoraggiamento, dandoci anche delle raccomandazioni che adesso è nostro compito saper interpretare.
Papa Francesco è entrato nel merito delle scelte di una economia solidale e sussidiaria, ha affrontato il tema dei capitali, dicendoci che dobbiamo saper usare bene il denaro, “lo sterco del diavolo”, e fare investimenti giusti, si è soffermato sulla piaga della disoccupazione e sul tema del lavoro, ci ha esortati a “globalizzare la solidarietà” per continuare a dare risposte ai più deboli, ai più bisognosi, ai giovani.
Ci ha incoraggiati a realizzare nuove forme di welfare, a portare avanti concretamente nuovi modelli di conciliazione ed a promuovere nuove cooperative in spazi innovativi della economia contemporanea.
Papa Francesco ha chiuso il suo discorso esortandoci ad andare avanti, ad essere coraggiosi, creatori e poeti.
Facciamolo, senza paura, perché come dice la canzone che ci ha accompagnati “la storia siamo noi, nessuno si senta escluso”.
Domenico Calleo, presidente di Confcooperative Molise e a nome di tanti cooperatori molisani che hanno partecipato : “È stata una esperienza unica, intesa, emozionale, che ci ha caricati di nuova linfa”, perché come ci ha detto Papa Francesco “quando l’albero mette nuovi rami, le radici sono vive e il tronco è forte!”