La nostra associazione opera da anni sul piano nazionale avvalendosi di figure come Pietro Folena, Emilio Gabaglio, Franco Lotito, Andrea Gianfagna, Carlo Ghezzi, Carlo Podda o Nicola Cacace.
Si tratta di dirigenti impegnati in passato ai massimi livelli sindacali di CGIL – CISL – UIL, nel Movimento dei Cristiano Sociali o in formazioni politiche progressiste.
“Uniti a Sinistra per un Nuovo Ulivo” non è stata mai interessata a partecipare con proprie liste alle competizioni elettorali locali, regionali o nazionali, e non intende farlo nemmeno in futuro.
La sua funzione è quella di un centro studi che promuove seminari tematici, ricerche, iniziative di approfondimento scientifico o eventi in cui chiamare le diverse sensibilità della sinistra sociale e politica a misurarsi su scelte strategiche come è accaduto con la riforma costituzionale, sul Jobs Act, sulle proposte di politica economica, sulle leggi elettorali, sul ruolo delle autonomie locali, sulla difesa dell’ambiente o sul sistema di Welfare – State e di tutele sociali, previdenziali, sanitario e di protezione delle fasce meno abbienti, dei disoccupati e dei giovani.
In Molise abbiamo contribuito a tenere vivo il confronto su questi temi tra comunità locali, partiti, sindacati, associazioni, movimenti e comitati di cittadini, promuovendo strumenti di partecipazione attiva e occasioni di confronto tra diverse opzioni e diversi punti di vista.
Dopo aver preso atto della firma a Roma di un documento programmatico di carattere politico sottoscritto tra la nostra associazione e altre formazioni socialiste e progressiste, ci siamo limitati a sottoporre lo stesso testo ai partiti e ai movimenti progressisti che hanno annunciato la costituzione di un Quarto Polo in Molise sia per le regionali che per le comunali.
Il nostro obiettivo mira ad offrire alle formazioni coinvolte una base programmatica già condivisa a livello nazionale e da contestualizzare su base regionale a partire dei temi dello sviluppo, della sanità pubblica, della tutela dell’ambiente, del lavoro, dell’acqua pubblica, dei trasporti e dei giovani.
Siamo convinti della necessità di approntare un progetto condiviso da elaborare con un gruppo di coordinamento che dovrà approfondire i temi e individuare una sintesi da portare all’attenzione di tutte le rappresentanze sociali e politiche che intenderanno riconoscersi nel Quarto Polo.
La nostra Associazione non ha inteso effettuare alcuna fuga in avanti né vuole sostituirsi ai partiti nella scelta delle liste e sui candidati. Lasciamo questo impegno ai partiti che ne hanno ruolo e competenza e ribadiamo di non avere candidati da proporre a nessun livello, per alcun ruolo e in nessuna lista.
Ci preme però verificare se c’è una volontà comune a definire un programma unitario che non sia un manifesto generico privo di contenuti e da aggirare o non rispettare come è successo per il programma elettorale regionale per il 2013/2018.
Qualora per qualsiasi valutazione d’opportunità registrassimo l’indisponibilità delle formazioni progressiste, socialiste e del cattolicesimo sociale a coinvolgerci nella stesura del programma ci limiteremmo a prenderne atto augurando buon lavoro senza alcuna recriminazione o rimostranza.