Concorso letterario nazionale “Bere il territorio”, premiato Luigi D’Arienzo studente dell’Istituto Tecnico Agrario San Pardo

Un prestigioso riconoscimento è stato assegnato sabato scorso, ad Alba, nelle Langhe, ad uno studente dell’Istituto Tecnico Agrario “San Pardo” di Larino. Luigi D’Arienzo ha sbaragliato la concorrenza di tutti gli altri Istituti Agrari italiani, partecipando al concorso letterario nazionale “Bere il territorio”, giunto alla XVII edizione, promosso dall’associazione “Go Wine”. Il concorso vuole attribuire un valore aggiunto ai vini di qualità, un modo per riaffermare che il vino appartiene alla storia ed alla cultura rurale italiana, mentre il vigneto ne segna il paesaggio, attraverso l’espressione del lavoro dell’uomo, e ne caratterizza la vita sociale ed economica di molti territori.

Una sezione del concorso è riservata agli Istituti Agrari italiani, attraverso la stesura di un elaborato che sia un approfondito e originale lavoro di ricerca che abbia come tema i vitigni autoctoni della propria zona di provenienza. Lo studente dell’Istituto “San Pardo” ha proposto un ampio tema dal titolo “La vera storia della Tintilia del Molise”, in cui, alle evidenze tecnico-scientifiche già ampiamente conosciute e oggetto di studio di questi anni, si sono aggiunte altre, inedite, di connotazione strettamente storico-culturale.
“Si tratta di una ricerca che abbiamo voluto premiare proprio per evidenziare la sua originalità, la qualità straordinaria del contenuto, e perché vuole mettere in luce una varietà che merita l’interesse di un pubblico più ampio”, queste le motivazioni della commissione giudicatrice, composta tutta da docenti universitari, che hanno anticipato l’intervento dello studente, visibilmente emozionato, che si è detto “orgoglioso di essere molisano e di aver contribuito, insieme con il supporto dell’Istituto che frequenta, a far conoscere la Tintilia e la qualità dei vini molisani ad un pubblico sempre più ampio”.
La straordinarietà del risultato raggiunto è ulteriormente certificata dal fatto che, tra i quattro vincitori per le varie sezioni, c’è il prof. Luciano Canfora, il più importante esponente di filolologia greca e latina in Italia, “Maestro” di questa edizione. Così come una raccolta di poesie, con il vino sempre tema centrale, dell’autrice toscana Antonella Sarno, o di un autore langarolo, Lorenzo Corino, ex ricercatore di viticoltura ed enologia, con un libro su vigne, vino, vita e pensieri naturali. Un parterre di eccezione che accresce la bontà e la qualità dell’elaborato dello studente molisano.
La cerimonia si è conclusa con un pranzo a Barolo, cuore di Langa, dove i partecipanti hanno potuto apprezzare, non senza stupore e lodi, le qualità della Tintilia di alcune aziende molisane che non hanno voluto far mancare il loro contributo all’iniziativa.
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