L’elenco dei comuni da ammettere alle agevolazioni previste dalla Legge n. 181/1989, ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 4 agosto 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre 2016, costituisce un grave pregiudizio per i comuni del Cratere e del Fortore, territori tenuti di fatto fuori dalle politiche di programmazione e rilancio economico previste non solo dall’area di crisi non complessa ma anche da quella complessa.
“Una questione della massima importanza e urgenza – pone l’accento il Consigliere regionale Fusco Perrella – che merita di essere affrontata nei luoghi e nelle sedi opportune, per questo abbiamo presentato un’apposita interrogazione affinché la Giunta regionale venga a riferire in aula per spiegare in maniera dettagliata e circonstanziale i motivi di questa scelta”.
Purtroppo ancora una volta, come già successo per il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa, il Consiglio regionale e tutte le parti interessate sono stati tenuti al di fuori di ogni forma di dialogo o concertazione, secondo una pratica diventata oramai consuetudine nel corso di questa legislatura regionale; sarebbe questo il “palazzo di cristallo” più volte promesso da questo Governo regionale?
“Viene davvero da chiedersi quale sia oramai il ruolo residuale riconosciuto al Consiglio regionale, come sempre informato di quanto realizzato dalla Giunta e dal Presidente Frattura oramai a cose fatte, tant’è che la questione dell’area di crisi complessa è stata discussa nell’Assise consiliare solamente a seguito di una mozione presentata dai Consiglieri regionali di Centrodestra. Resta il fatto – continua il Consigliere Fusco – che una parte importante del nostro territorio, duramente colpita già dal Sisma del 2002 e ancora impegnata nella delicata fase di ricostruzione, adesso si trova a non beneficiare di importanti agevolazioni che avrebbero potuto spingere il tessuto imprenditoriale e sociale verso un ripresa economica e produttiva che tarda ancora a palesarsi”.
“Abbiamo letto con molta attenzione la deliberazione n. 506 del 2 novembre 2016 con la quale la Giunta regionale ha indicato i comuni da proporre al Ministero dello Sviluppo Economico per ottenere il beneficio delle agevolazioni previste dalla Legge n. 181/1989 – specifica la Fusco Perrella – e questo ci ha permesso di prendere contezza delle rigidi prescrizioni previste dal decreto del 4 agosto 2016, concernente l’individuazione dei territori delle aree di crisi industriale non complessa, come allo stesso modo di verificare la presenza o meno di questi comuni nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020, e quindi beneficiari di agevolazioni del 10% sull’investimento complessivo, ma, ci chiediamo, queste ragioni sono sufficienti a tener fuori da ogni intervento le aree del Cratere e del Fortore mettendole a rischio di una vera e propria desertificazione futura? Nelle segrete stanze dei bottoni ci si rende conto dell’importanza e della ricadute che le scelte adottate avranno sul territorio molisano?”
“L’invito rivolto al Presidente Frattura e all’Assessore Veneziale – conclude il Consigliere Fusco – è quindi quello di venire a riferire in aula le circostanze e soprattutto le valutazioni della scelta fatta, che a noi e alla popolazione dei comuni interessati resta difficile da comprendere, e soprattutto chiediamo di conoscere se sono al vaglio del Governo regionale programmi di intervento per i comuni rimasti al di fuori degli interventi da attuare di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, affinché a tutto il territorio regionale vengano concesse le medesime opportunità di ripresa economica, produttiva e sociale, senza fare figli e figliastri, soprattutto aprendo una fase di concertazione necessaria per programmare un’idea di sviluppo della nostra regione, una visione più volte annunciata e che tarda ancora a realizzarsi”.
Comuni non ammessi alle agevolazioni dell’area di crisi, Fusco Perrella: grave pregiudizio per i comuni del Cratere e del Fortore
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