Comune di Termoli/ Paradisi: perchè non mi ricandido

Mi corre l’obbligo, morale ed umano prima che politico, di rendere pubbliche le ragioni della mia decisione di non ricandidarmi alle prossime elezioni comunali; e ciò per evitare di essere anticipato da ricostruzioni poco o per nulla rispondenti al vero.


In continuità con le ultime due tornate elettorali, nella convinzione che i partiti e gli schieramenti tradizionali non fossero più in grado di percepire i bisogni del territorio e di quanti lo vivono, negli ultimi due mesi ho aderito al tentativo di costituire un complesso di liste civiche che, con un proprio candidato sindaco, scelto sul territorio e non frutto di logiche spartitorie, potesse concorrere alle prossime competizioni elettorali, proponendosi in alternativa ai blocchi tradizionali, e nel segno del rinnovamento della classe politica.


L’idea era di raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso un percorso ispirato al puro civismo, dove potessero convivere provenienze politico-culturali diverse e talvolta agli antipodi, ma tutte orientate al bene comune. Il cammino, che è apparso da subito non privo di difficoltà, è stato brutalmente interrotto dai protagonismi di taluni e dall’ambiguità di altri. A quel punto avrei potuto aderire ad una delle numerose offerte di candidatura pervenutemi dalla quasi totalità dei soggetti in campo, ma ciò avrebbe significato omologarmi a loro, tradendo la mia storia decennale di componente dell’Assise Civica di cui mi onoro aver fatto parte.

Da esponente dell’opposizione al centrodestra prima ed al centrosinistra poi, assimiliate dal malgoverno e dal trasformismo interessato a cui sono perennemente orientate, mi era politicamente impossibile accettare qualsivoglia forma di coinvolgimento con entrambe: la mia dignità e la mia coerenza valgono più di qualsiasi poltrona.


Mi è favorevole l’occasione per esprimere la mia riconoscenza a tutti coloro che in quasi dieci anni di impegno politico, mi hanno espresso consensi ed apprezzamento e che oggi si dicono spiazzati dalla mia decisione. Mai avrei pensato di riscontrare tante attestazioni di affetto.
Un ringraziamento sentito anche a Paolo Marinucci , il cui cammino insieme sta lì a dimostrare che, al netto delle rispettive convinzioni politiche, nel caso di specie diametralmente opposte, a livello locale si possono condividere e perseguire obiettivi comuni, se guidati dal buon senso e dall’amore per la propria città.

Daniele Paradisi

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