In attesa soltanto della proclamazione degli eletti e della convocazione del primo Consiglio Comunale, precedono le trattative tra il Sindaco Battista ed i rappresentanti dei partiti della sua coalizione.
Come sempre, questo rappresenta il primo momento di confronto serrato dopo quello con cui le varie compagini hanno aderito al progetto politico del neo primo cittadino.
Proprio Battista ha lasciato intendere che procederà alla creazione di un esecutivo “corto” composto da sei Assessori e tutti interni, premiando i più votati delle singole liste.
Sfuma anche questa volta l’idea di una giunta di tecnici, appartenenti ai vari settori da gestire, a favore soltanto di uno score elettorale, così come accade ormai da circa 15 anni, ossia da quando Augusto Massa nel suo primo mandato nominò al suo fianco un gruppo di “esperti” nei settori strategici, con dei risultati che comunque sono rimasti fermi nella memoria degli addetti ai lavori.
Tornando ai giorni nostri, dunque, Battista dovrà appunto scegliere tra le teste di serie dei vari partiti per comporre la sua squadra di Governo e la prima incognita è su chi “lasciar fuori”.
Provando a dare dei numeri, al Partito Democratico di caselle ne spettano due ed i primi eletti sono Bibiana Chierchia e Pietro Maio. Con la Chierchia in giunta, probabile vice sindaco, si risolve anche una ipotetica questione quota rosa.
Seguirebbe l’Italia dei Valori che ha eletto Salvatore Colagiovanni come miglior candidato ed a cui spetterebbe un posto al sole, così come a Sabino Iafigliola dei Popolari per l’Italia.
I comunisti italiani eleggono soltanto Maurizio d’Anchise, ma tanto basta per avere una poltrona in esecutivo.
Il problema nasce per l’ultimo posto utile considerato che Battista vorrebbe Michele Durante in giunta, sulla scorta dell’impegno profuso alle primarie e nella composizione della sua lista.
Ma dinanzi a tale ipotesi i giovani di Segnale Civico capeggiati da Maurizio Mitro e che vantano un consigliere, Mario Annuario, non staranno a guardare.
Questo perché prima degli apparentamenti proprio il gruppo di giovani campobassani fu contattato da tutti i candidati Sindaco per un accordo e la scelta, come noto, ricadde su Battista che, anche grazie proprio a quel gruppo, ha raggiunto la vittoria al primo turno.
Ci sarebbe la Presidenza del Consiglio, dirà qualcuno giustamente, ma tale opzione è osservata con attenzione da più candidati che temono di dimettersi da consiglieri e mettere nelle mani del sindaco la loro vita politica in consiglio comunale.
Tra tutti Maio e Colagiovanni che ognuno per un motivo preferirebbe tale incarico.
Maio, nonostante il suo grande risultato è accerchiato da un gruppo di consiglieri PD che appartengono ad un area del Partito diversa e rappresentano la maggioranza in assise. Quindi l’esperto consigliere, sulla scorta di una grande esperienza maturata, sembrerebbe ambire allo scranno più alto del Consiglio e tenere in tasca lo status di Consigliere.
Discorso simile per Colagiovanni che eletto in un partito nuovo, in una coalizione nuova, allo stesso modo non vorrebbe mettersi nudo nelle mani del Re.
Le sue quotazioni, però, potrebbero essere superiori a quelle di Maio in quanto si tratterebbe del primo eletto del primo partito di maggioranza, dopo quello del sindaco.
Ma non finisce qui. Proprio per risolvere la questione Lab, Battista potrebbe guardare anche a Michele Durante come Presidente del Consiglio, così da scavalcare elegantemente Segnale Civico a cui con ogni probabilità andrà una delega consiliare ed una Presidenza di Commissione.
Questi i primi interrogativi sul tavolo di Battista che comunque non sembra mostrare troppe difficoltà e che ha ancora qualche giorno per trattare con i rappresentanti di partiti e movimenti.