Si fa un gran parlare delle elezioni comunali del capoluogo, con particolare attenzione alle alleanze, ai posizionamenti dei singoli, alle primarie. Centro destra, centro sinistra, Saluppo e Di Bartolomeo. Non si presta, però, la dovuta attenzione alle lista attenzione del Movimento 5 stelle che concorrerà, naturalmente, con un proprio candidato sindaco ed una propria lista al sostegno di esso. Anche qui circolano delle indiscrezioni sul nome che danno, ad oggi, Simone Cretella, avanti a tutti sul avamposto, ma bisogna attendere di sapere come il Movimento di Grillo stabilirà la scelta del suo Sindaco.
Restando ancora su Cretella, per quanti non lo conoscessero, è un’attivista della prima ora, da sempre membro di spicco dei grillini locali e che appunto potrebbe essere il capolista del MoV 5Stelle nella competizione di fine maggio, a patto che non scenda in campo qualche nome di forte impatto, magari di qualche attivista “blasonato” e che possa davvero fare il colpaccio a giudicare dalla nuova risalita di Grillo ed il suo Movimento nei sondaggi nazionali. Restando però all’attuale scenario, la lista dei 30 sarebbe composta da giovani del capoluogo, che si sono comunque distinti in questi anni nelle attività del Movimento, ma come noto, in una consultazione comunale di un piccolo centro, la prossimità dei rapporti, della famiglia e delle conoscenze ancora la fa da padrona sui voti di preferenza. Per quanto quel simbolo “tiri”, infatti, è necessario avere un forte bagaglio di amicizie, di rapporti, di sistemi per raccoglierne quante più possibile. Un conto è croce su simbolo, un conto è cognome accanto ad esso. Questo piccolo particolare, infatti, potrebbe costare, più che al capolista che godrebbe del “voto di protesta” (anche se tale concezione è ormai retrò), ai singoli candidati, con conseguente calo dei voti complessivi, anche se quelli di lista sono quelli che contano. E allora cosa potrebbero inventarsi per rendere anche la somma delle preferenze di buon livello? La candidatura di Patrizia Manzo ed Antonio Federico, per esempio. Da consiglieri naturalmente. Questa ipotesi attirerebbe ancora più attenzione sulla lista grillina nonché parecchie preferenze provenienti da un sistema più strutturato essendo i due in consiglio Regionale ormai da un anno. Se per una serie di evenienze, poi, i due dovessero esser eletti, ovviamente si andrebbero a dimettere a favore di altri componenti, ma l’idea potrebbe essere comunque “utile” alla causa nell’ottica del numero di altre e diverse preferenze captate, dunque sottratte ad altri partiti e schieramenti. Una cosa è certa: in uno scenario convulso e che si affinerà con un ritardo pressoché mostruoso nella composizione dello scacchiere globale, i 5 stelle non sono da sottovalutare e dinanzi a tali previsioni ed in simile contesto non possono che puntare in alto.