A qualcuno come sempre piacerà! Lo sto dicendo in tutte le salse che, uno alla volta, tutti i tasselli che compongono il nostro Molise vengono e verranno amabilmente e scientemente rimossi al fine di cancellarci definitivamente dalla cartina geografica! A poco è valso il mio grido di dolore sulla cancellazione della provincia di Isernia, tutti troppo presi da stupidi campanilismi o interessi di altra natura. Ma come dicevo, quello che ieri sembrava un problema legato al solo territorio pentro, oggi, in modo sempre più inevitabilmente evidente, riguarda tragicamente l’intera regione, designato a Cenerentola a servizio di parenti serpenti limitrofi! E così, senza colpo ferire e senza logica se non quella spartitoria, oggi affrontiamo l’assassinio dell’Ordine dei Giornalisti Molisani accorpati vigliaccamente a quello abruzzese, manovra che come anche i bimbi sanno, servirà a giochetti di bottega e a soccombere nei confronti di regioni più grandi. Si ripete senza novità il canovaccio dell’annessione fatta passare per unità di intenti! Chissà perché questi intenti debbano riguardare una sola regione e sempre la stessa?! Chiaro, chiarissimo il perché, da tempo i nostri rappresentanti ad ogni livello, regionali in testa, per assicurarsi un futuro di visibilità e tornaconto personale, sostengono a gran voce quella politica nazionale tesa proprio alla nostra cancellazione, quel Renzi ampiamente bocciato dal referendum che ancora spadroneggia senza titoli nonostante la sonora sconfitta, coccolato proprio dal nostro governatore che in queste ore biecamente fa finta di prendere le difese dell’Ordine dei giornalisti Molisani dei quali da tempo, proprio con il suo vergognoso servilismo verso la politica renziana, sta permettendo la cancellazione! E basta con questi inciuci e discorsi falsi ed ipocriti, basta con atteggiamenti di facciata a favore della cosa pubblica se, sempre, poco dopo si attua il danneggiamento della medesima, lo scenario è sempre quello del tradimento palese così come avvenuto poche ore fa a danno dell’acqua che non è più pubblica!
Noi del Comitato, diversamente da quanto prodotto e detto da questi falsi profeti, da sempre chiediamo rispetto per la nostra terra e per tutto quanto lo componga, ogni pedina del nostro territorio è sacra come il territorio stesso perché prodotto da quel processo democratico tanto voluto dai padri costituenti e sempre più avversato dai nuovi mercenari! Quella stessa costituzione che garantisce a tutte le regioni di avere i propri presidi, i propri rappresentanti, benché spesso non meritevoli della fiducia a loro concessa. Ma quest’ultimo aspetto certamente non riguarda l’Ordine dei Giornalisti Molisani da sempre impegnati a portare alta la bandiera dell’informazione e del rispetto di essa, anzi, l’hanno garantita nonostante in questa amata e tradita terra, non ci siano le condizioni minime per ottenere quell’informazione libera ed imparziale perché alla stampa e alle televisioni non si è voluto garantire un giusto ed equo sostegno pubblico, approvando leggi per l’editoria degne dei paesi dove il controllo delle masse passa sul controllo della stampa.
L’Ordine dei Giornalisti Molisani ha fatto sentire sempre la propria voce su questi temi e vorremmo, senza se e senza ma, che tale condizione di difesa e baluardo debba continuare con la sua imparzialità ed autonomia! Insieme facciamo barricate e costringiamo i nostri rappresentati a porre in essere fatti concreti e non discorsi di circostanza.
Il Portavoce
Emilio Izzo