Comitato No Tunnel: raccolta firme dei cittadini per richiedere le dimissioni del Sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca

Riceviamo e pubblichiamo

Per evitare che il Consiglio Comunale votasse sulla richiesta di Referendum relativa al Tunnel, il Sindaco si è inventato l’ennesimo e maldestro espediente volto a nascondere la realtà. Non ha consentito ai Consiglieri di esprimersi trincerandosi dietro un cosiddetto “parere tecnico” del Segretario Comunale, tale Tenore Vito, in base al quale la proposta di delibera presentata dai Consiglieri di minoranza non poteva essere votata per la mancanza della relativa voce di spesa nel bilancio comunale.

Innanzitutto va rimarcata la gravissima colpa dell’Amministrazione Comunale che, nel predisporre il Bilancio di previsione, recentemente approvato, ancora una volta non ha inserito la voce di spesa relativa al Referendum Consultivo.

A seguire, va sottolineata la puerile panzana a cui ha fatto ricorso il Sindaco, talmente facile da smascherare, da muovere al riso e al compatimento i cittadini termolesi.

Infatti, con una semplice variazione di bilancio, la somma necessaria per il Referendum può essere in qualsiasi momento ascritta nello stesso.

Il Sindaco è “nudo” da un pezzo. Il Referendum non lo vuole in nessun modo perché ha paura della volontà dei cittadini.

Un Sindaco che tra l’altro percepisce oltre 6.000 € netti mensili, pagati da noi, tra indennità di funzione e presidenza del Nucleo Industriale, e che continua a ricorrere a trucchi e trucchetti, in barba a tutte le regole, e a insistere nel dire e nel far dire ai suoi fidi Consiglieri che il Referendum costerebbe 180.000 €.

Si vede che l’Avvocato Sbrocca è abituato a spararle grosse. Ad esempio il Comune di Manfredonia (con oltre 57 mila abitanti) con D.G.C. n. 197 del 17.10.2016 ha indetto un referendum cittadino in cui ha quantificato in € 67.000,00 le spese presunte per la consultazione referendaria. Ma a Termoli il Referendum lo si può fare spendendo molto meno, solo 6.000 o 7.000 €, riducendo il numero dei seggi (da trenta potrebbero essere portati a cinque ben distribuiti tra i quartieri) e senza creare intoppi data la semplicità del voto unico e dello spoglio delle schede.

Chiedere le dimissioni di un Sindaco siffatto non è una forzatura o una strumentalizzazione politica ma un preciso dovere civico.

Oggi, sabato 19 maggio, lungo il Corso Nazionale di Termoli, a partire dalle ore 18.00, ci sarà un banchetto informativo dove proseguirà la raccolta firme dei cittadini per richiedere le dimissioni del Sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca. Con l’occasione, proseguirà la diffusione di volantini informativi e a tema

 

Il Comitato e il Coordinamento Referendario Termoli No Tunnel

Commenti Facebook