Nonostante le polemiche innescate sui media, anche da dirigenti nazionali di primo piano del PD, abbiamo preferito lasciare la parola ai fatti. Avevamo fornito solo cifre e dati ufficiali, che nessuno ha osato contestare, segnalando come presentassero delle anomalie. Queste ultime hanno suscitato grandi ire, senza che nessuno si premurasse però di spiegarle. Ora che la Commissione Regionale per il Congresso è stata chiamata dalla Commissione nazionale di garanzia del PD ad aprire un’inchiesta e ha doverosamente provveduto a richiedere alla commissione provinciale di Isernia di attivarsi per fornire i dati mancanti e le relative spiegazioni, sarà fatta piena luce e ciascuno potrà trarne le conseguenze.
A chi ha lavorato per le primarie del PD con scrupolo e abnegazione verrà pertanto pieno merito e sin da ora vogliamo esprimere il nostro sentito ringraziamento a chi dimostrerà di averlo meritato. Sappiamo che sono in molti.
Se tuttavia si dovesse confermare – come abbiamo (assai) fondati motivi per ritenere – che non tutto è avvenuto nel rispetto delle regole più elementari e che si sono registrate violazioni tali da inficiare il risultato provinciale, rendendo vano il lavoro svolto da chi ha operato correttamente, saranno chiare anche le responsabilità. Si saprà con chi prendersela.
Perché, oltre a chi ha violato le regole, anche chi essendo a conoscenza dei fatti ha taciuto per tenerli nascosti porterà la responsabilità delle (eventuali) spiacevoli conseguenze. Se dovessero rivelarsi mancanze puramente formali, saremo ben felici di ridimensionarne la portata e perfino di rinunciare ad esigere le sanzioni previste.
Se si trattasse, come temiamo, di mancanze ben più gravi, non faremo invece alcuno sconto. Il PD per il quale ci battiamo non è questo. Le scalate “da votificio” non ci interessano. Chiediamo semplicemente chiarezza e rispetto delle regole.
Per il Comitato “Molise per Civati”
il coordinatore Michele Di Giglio