Ormai senza sosta l’emorragia dei posti di lavoro grazie all’inutile quanto dannosa gestione Frattura-Brasiello sul territorio molisano e, in modo più puntuale, su quello della provincia di Isernia. E se il mega presidente Frattura si sfrega le mani per il gusto di danneggiare la provincia più vicina all’ex governatore Iorio, il sindaco, nonché presidente della provincia pentra Brasiello, guarda senza colpo ferire per non perdere il calore dell’abbraccio protettivo (delle sue posizioni!) dello stesso Frattura! Insomma, è pur vero che politicamente (e forse non solo) non servono a niente, ma è altrettanto vero che sono i migliori a far danni! Non si contano più i cimiteri di lavoratori che hanno creato e purtroppo non possiamo dire che hanno finito! Per non farsi mancare niente, per mano di Brasiello, hanno messo sul lastrico con un sol colpo ben 35 cantonieri, praticamente tutti, lasciando incustodita e pericolosa l’intera rete delle strade provinciali di Isernia! Capite che geni?! Purtroppo anche in questa circostanza si cela il trucco delle sostituzioni con altri soggetti così come già avvenuto con la Moloise Dati. Insomma, dopo 14 anni di lavoro precario, con una mano davanti ed un’altra dietro (per dirla con il volgo), si lasciano nel dramma assoluto 35 famiglie, fregandosene bellamente dall’alto dei loro lauti compensi ma seguendo con molta attenzione, passione e disinteresse tutte quelle posizioni apicali e dintorni all’interno dell’ente! Un altro edificante esempio di come non far funzionare la pubblica amministrazione a vantaggio di pesi e zavorre sempre protetti e coccolati! Si coglie l’occasione per invitare OO.SS., associazioni, comitati e liberi cittadini ad essere con noi a difesa dell’onesto ed insostituibile lavoro che questi uomini hanno prodotto sotto il sole così come sotto la pioggia, tante volte in orari impossibili, per assicurare a noi tutti una sicurezza viaria altrimenti compromessa. Chiederemo al presidente, all’assessore al ramo ed al dirigente del settore un incontro per capire aspetti della vicenda nient’affatto chiari e per cercare le soluzioni adatte a ridare il sorriso a queste famiglie. E non ci fermeremo!
Emilio Izzo