Come si ricorderà, nel giugno scorso, presso l’Assessorato alle Energie della regione Molise, alla presenza del presidente della commissione competente dott. Riccardo Tamburro, si tenne la conferenza di servizio, relativa all’impianto eolico da erigersi nel comune di Montecilfone, nella quale, a seguito di forti rilievi della direzione regionale ai beni culturali del Molise, il responsabile regionale dovette negare l’autorizzazione decidendo di inviare il tutto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le decisioni finali. L’iter prevedeva e prevede tre mesi per l’inoltro, termine scaduto lo scorso 22 di settembre. Eppure, entro tale scadenza, nulla è pervenuto sui tavoli romani, anzi, ben altro ed inquietante aspetto è apparso all’orizzonte! Pensate, alla chetichella, senza far nulla trapelare, il nuovo dirigente regionale che nel frattempo ha sostituito l’uscente Tamburro, destinato alla sanità (perché?!), ha convocato, senza rispetto di alcuna regola cristallina, una nuova CONFERENZA DI SERVIZIO sullo stesso tema ed oggetto, lasciando tutti gli addetti alla difesa della cosa pubblica sconcertati ed allarmati! Ma stiamo scherzando?! Trattasi di un vero e proprio blitz! Questa mattina, 23 ottobre 2014, alle ore 9.30, davanti all’assessorato in questione in contrada Colle delle Api a Campobasso, terremo una conferenza stampa per chiarire i lati oscuri della vicenda e per ricordare che, aldilà di quanto già stabilito in maniera sacrosanta nella scorsa conferenza di servizio, grava sull’intera vicenda un’inchiesta della procura di Larino scaturita da un esposto denuncia già divulgato all’opinione pubblica e che farà scoppiare il bubbone eolico selvaggio in Basso Molise. Nel giugno scorso eravamo presenti al tavolo regionale per certificare la discussione, i passaggi e la conclusione; ugualmente faremo domani così come democrazia e rispetto dei ruoli impongono. Ancora una volta saremo paladini a difesa del paesaggio dall’attacco di centrali nefaste e da interessi sconsiderati.
Comitato contro le Camorre: impianto eolico di Montecilfone, l’autorizzazione non era stata negata?
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