Quando un problema volge a soluzione positiva sono in tanti a rivendicarne la paternità. Diversamente, quando esiste il problema sono tutti assenti o quasi per molteplici ragioni, non ultima quella di non farsi vedere o non mettersi contro un sistema. Quando il problema persiste per mancanza di qualsiasi attenzione, rendendo la vita difficile a quei cittadini che dentro il problema ci sono fino al collo, allora si vede realmente chi tiene a cuore quel problema e chi si batte per superarlo. Lo abbiamo sperimentato già da tempo e su diverse questioni, comitati di cittadini, persone che si sostituiscono a istituzioni assenti, riescono là dove, in apparenza, nessuno riuscirebbe. Dimostrano come problemi passati per “impossibili da risolvere” hanno invece tutte le caratteristiche o di volgare disinteresse o di montagne create ad arte per situazioni di comodo, di cricche, di lobby che nulla hanno a che vedere con l’amore e la difesa della democrazia e della cosa pubblica. E mi ripeto, trovare un qualsiasi imbecille disposto a lottare per la collettività su varie problematiche è impossibile o quasi (dando per scontata l’assenza dei rappresentanti della cosa pubblica)! Però, da qualche tempo, vuoi anche per la cocciutaggine di qualcuno che, come chi scrive, a certe bassezze non ci sta, sono sempre più i cittadini che si rimboccano le maniche ed affrontano (magari con l’aiuto di qualcuno più “esperto” in lotte), in prima persona ed a viso aperto, la schifezza di turno. Solo per citare gli ultimi casi, Montagano per la discarica, Mascione e San Giovanni per le centrali e i forni, Ripalimosani per le fermate bus rappresentano importanti presidi del territorio ed altrettante vittorie sul campo. Proprio l’ultimo esempio citato, risolto solo nelle ultime ore, dà chiara l’idea di come, recuperato il corpo dato per morto, spuntano a decine i medici che si dichiarano salvatori della sua vita! E ci sta tutto, che c’importa, l’importante è aver riacquistato un diritto democratico ed una aspettativa di sicurezza e servizi! Ma se nella logica perversa di una società mai sazia di guadagno, malversazione ed affari sfrenati, nonché di arroganze e squallori politici-amministrativi non puoi aspettarti un briciolo di riconoscenza e giustizia, forse dai detentori delle cronache e dei fatti un tantino di obiettività, lucidità, serenità professionale, onestà intellettuale te l’aspetti. In tanti per fortuna riportano i fatti per come sono e per questo li ringraziamo, alcuni altri invece, forse più attenti a qualche amico di turno o orticello che dir si voglia, o semplicemente per antipatia, travisano o danno meriti a volte proprio a chi del problema “del morto” non si era mai interessato o addirittura l’aveva acutizzato. Per non dire di chi nemmeno si fa trovare all’appuntamento mediatico pur appartenendo a quell’ammiraglia di stato che più di altre dovrebbe dare attenzione ai fatti che riguardano i cittadini pagatori di canoni o tasse, balzelli utili proprio per il pagamento dei loro compensi! In questo ultimo caso forse è meglio così, visto il comportamento adottato nei riguardi dei dimostranti che spesso passano attraverso le loro cronache come poveri invasati! Ma di questo ci occuperemo quanto prima visto il perseverare ed il reiterare di certi atteggiamenti ostili e null’affatto rispettosi di democrazia, laicità e dovere pubblico. Esempi e prove a iosa e alla mano! E così, giusto per ritornare al motivo di questo scritto, ci sembra più giusto ed utile ad una buona informazione, rimarcare ruoli, assenze, disattenzioni e reale attenzione rispetto alle cose accadute. E così ci piace ricordare che della fermata dei bus di linea sul viadotto Ingotte all’altezza di Santa Lucia, ormai da tempo lavoratori, studenti e cittadini di ogni rango non potevano più usufruire in quanto soppressa per mancanza di sicurezza e che nessuno si stava preoccupando del problema, forse ritenuto di poco conto. Sbaglio o questo era il problema? Sbaglio se dico che i cittadini non avevano ascolto in tal senso? Non sbaglio e lo dico con cognizione di causa, in quanto è dimostrato che solo la caparbietà di alcuni cittadini, disinteressati a logiche di arrivismi o da paure di mettersi in cattiva luce hanno inteso intraprendere un percorso di lotta civile, coinvolgendomi in questo, formando un comitato utile alla bisogna e mettendo in atto forme di ribellione civili tese al rispetto dell’uguaglianza tra cittadini. Il resto è cronaca. Per chi l’ha seguita! Noi invece, non da cronisti ma da attori responsabili ed attenti, vorremmo riportare chiare le risultanze dell’incontro tenuto presso l’assessorato dei lavori pubblici di ieri 23 luglio, così che chi legge potrà capire cosa sia successo e chi ne è l’artefice. Al tavolo erano presenti l’assessore Nagni, il capo compartimento dell’ANAS, Giannetti, l’assessore ai trasporti del comune di Ripalimosani, Mitri, ed una delegazione del comitato “BUS DEMOCRATICO” formata da Izzo, D’Ilio, Fede, Ciaramella, Palermo, Gliosca ed altri attenti e convinti cittadini gentilmente accolti al tavolo dalla struttura ospitante. Proprio l’assessore Nagni, rispettoso delle rivendicazioni e di chi le portava avanti, ha voluto che il Comitato, per bocca di chi scrive, rappresentasse le istanze, le lamentele e le possibili richieste-soluzioni. Cosa regolarmente avvenuta e che è stata largamente argomentata anche dai tanti appartenenti al comitato. Ecco, questo ci piace sottolineare, il fulcro dell’incontro era il problema “fermata bus”, gli interpreti principali i cittadini che con il comitato ci hanno e continuano a metterci la faccia. Il resto è pura dialettica a comando, interpretazioni capotiche, travisamenti o, come detto sopra, assenze. Siamo riusciti non solo ad ottenere ascolto, bensì risposte e soluzioni! Noi! Nessun altro! Così si fa giustizia civica, così si è seri! Poi, se ai prossimi appuntamenti elettorali qualcuno si vorrà cimentare su quei luoghi rivendicando a sé la bontà dell’operazione, nulla questio, sappiamo bene come funzionano queste cose, l’importante e che noi crediamo nell’impegno civile, lottiamo per questo e chiediamo una giusta, degna, e vera informazione, quello che vorranno esprimere in futuro gli elettori sarà un loro problema se non saranno capaci di discernere e di scegliere per il meglio. Su quella strada tanto odiata verranno nell’immediato istituite delle corse di bus navetta che porteranno i lavoratori dal loro paese alla zona Monforte e, appena l’iter procedurale del nuovo progetto sarà concluso (circa un anno), ritorneranno le nuove e sicure fermate all’altezza Santa Lucia con buona pace di tutti!
Comitato Bus Democratico:Siamo riusciti non solo ad ottenere ascolto, bensì risposte e soluzioni
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