Venerdì 11 settembre alle ore 16.00, davanti al palazzo dell’ex GIL di Campobasso, terremo una conferenza stampa per illustrare una nuova stagione di lotta alle emissioni in atmosfera. Infatti, il Comitato “Basta Emissioni”, sorto nel quartiere San Giovanni del capoluogo di regione ed il Comitato “No Forno Crematorio”, sorto nel quartiere Santo Stefano della medesima città, si fondono per affrontare i nuovi mercenari della morte. Come si ricorderà, il comune di Campobassotempo fa ha deciso, senza sentire cosa ne pensasse la popolazione locale, di far approdare nel cimitero di San Giovanni un forno per la cremazione dei defunti, decisione che ha fatto scattare l’ira e la protesta veemente dei residenti e non solo, al punto che nel giro di pochi giorni alcuni attivisti hanno messo su un Comitato per dire basta a tutte le nuove forme di emissioni. Ne sono seguite assemblee infuocate e partecipate, commissioni comunali e, addirittura, un consiglio monotematico. I componenti il comitato sono riusciti, anche grazie all’aiuto di esperti, a dimostrare che l’approdo della nuova ciminiera non era in linea con le leggi in quanto mancanti da parte della regione indirizzi in tal senso e non garantiva la salubrità dell’aria,vista la nocività delle emissioni sottoposte ad elevate temperature. Chi scrive invece, ha sempre sostenuto, oltre alla sottoscrizione di quanto asserito dagli esperti, che la città ha valori di inquinamento elevatissimi e che nuove emissioni avrebbero solo aumentato i rischi di mortalità a causa di malattie cancerogene scatenate dall’aria avvelenata. In più, in considerazione del numero esiguo di richieste per cremazione, il privato aggiudicatario della gara di costruzione e gestione non avrebbe avuto interessi nella cosa se non smaltendo nel forno ben altre sostanze pericolose! Inoltre, il sospetto che nel futuro nemmeno tanto remoto potessero appropriarsi della gestione del forno soggetti legati alla malavita organizzata, come del resto sta già accadendo altrove, fa confermare tutte le criticità messe in atto dal Comitato e che di fatto, ha fatto fare un passo indietro al comune.
Il problema comunque resta, l’amministrazione caparbiamente ha spostato il tiro e ha pensato bene di far approdare il micidiale impianto nell’altro cimitero cittadino, quello di Santo Stefano appunto. La rabbia dei residenti si è fatta subito sentire e durante un’assemblea oceanica voluta dal Comitato sorto ad hoc, sono volate parole grosse all’indirizzo degli amministratori. Onestà intellettuale impone che si ricordi ai lettori che l’opposizione in consiglio comunale si è schierata con i Comitati. Adesso però chi amministra deve fare i conti con chi li ha scelti come rappresentanti e per ricordare loro che la strada intrapresa non va proprio nella direzione dei cittadini votanti, i due Comitati hanno deciso di unire le loro forze e di indire la conferenza stampa di cui sopra, per illustrare le nuove tappe della lotta. In più, la scelta dell’ora, della data e del luogo della conferenza non è casuale, infatti, come noto, nello stesso giorno, poche ore dopo, si svolgerà, quella che noi definiamo una sgradevole provocazione, sponsorizzata dal comune ed organizzata dalla società che con ogni probabilità si aggiudicherà l’appalto di costruzione e gestione. Un convegno dove si parlerà di forni e cremazione! Inutile aggiungere che noi ci saremo e che faremo sentire le nostre ragioni ed il nostro rammarico!
Per i Comitati:
FlorenzGliosca, Fabio D’Ilio, Emilio Izzo, Angelo Palumbo, Renzo Mastropaolo, Pasquale Ciocca, Mauro Lombardi, Gianni Di Cristofaro, Maurizio Di Cristofaro, Emilio Di Bartolomeo, Incoronata Giuliano, Felice Di Donato.